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Monsignor Vallejo Balda portò a Dubai falsi test clinici del Papa

Il vescovo si recò a Dubai insieme all’ex colonnello dei carabinieri Giuseppe De Donno, già finito nelle indagini sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
A cura di Davide Falcioni
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Tra le carte dell'inchiesta Vatileaks spunta anche una missione riservata a Dubai di monsignor Lucio Vallejo Balda, segretario della Prefettura vaticana degli Affari economici, in compagnia di Giuseppe De Donno, l’ex alto ufficiale dei carabinieri del Ros, già finito nelle indagini sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Il viaggio sarebbe stato organizzato alla fine del 2014 e ve ne sarebbe traccia in due e mail al vaglio del Vaticano: in quel periodo era terminato l’impegno di Vallejo come ‘dominus’ della Commissione Cosea, quella voluta da Francesco per fare chiarezza sulle opacità delle finanze della Santa Sede e di cui faceva parte anche Francesca Chaouqui. Sarebbe stata proprio quest'ultima il collegamento tra il prelato spagnolo e l'ex colonnello del Ros poi diventato numero uno di un'agenzia di security. Ufficialmente il viaggio a Dubai sarebbe stato legato ai Messaggeri della Pace, l’associazione benefica che fa capo alla contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, con la quale sempre la Chaouqui era in stretta amicizia da anni.

Secondo fonti citate da Repubblica però Vallejo Balda si sarebbe recato nell'emirato nell'ambito di un'operazione volta a screditare Papa Francesco: in particolare il vescovo avrebbe portato con sé cartelle cliniche ed esami del sangue che proverebbero le precarie condizioni di salute del Pontefice ma che, assicurano dalla Santa Sede, sarebbero assolutamente false. Ma a cosa serviva la delicata operazione da "Spy story"? L'ipotesi è che siano state consegnate ad emissari cinesi interessati a porre ostacoli a una storica visita del papa a Pechino. Sulla vicenda regna il mistero, ma la pista che stanno seguendo gli inquirenti vaticani sarebbe questa  e si avvarrebbe anche di esperti di intelligence.

Risulta poi del tutto ignoto il ruolo di De Donno, militare protagonista di alcune tra le più controverse vicende giudiziarie degli ultimi anni, a partire dal processo Stato Mafia. Con il passare del tempo la vicenda Vatileaks sembra rivelare sempre più zone d'ombra: spetterà agli inquirenti fare piena chiarezza.

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