“In questa pizzeria non si trasmettono le partite dei Mondiali in Brasile”
Ieri sono cominciati di Mondiali in Brasile. La prima partita tra i favoritissimi padroni di casa e la Croazia è stata vista in Italia da 9 milioni di spettatori. Numero che quasi certamente salirà in vista della partita inaugurale degli azzurri (domani alle 24.00 contro l’Inghilterra). C’è chi si riunirà in casa con parenti ed amici, chi la guarderà in piazza o chi assedierà bar e locali delle diverse città italiane. Ma c’è anche chi non guarderà né le partite dell’Italia e né tantomeno quelle delle altre nazionali impegnate nella manifestazione calcistica più importante al mondo in segno di protesta contro la decisione del Governo brasiliano e della Fifa di organizzare l’evento in un Paese dove i problemi economici e sociali sono all’ordine del giorno.
Ad esempio a Rivoli (Torino), nella pizzeria “La Vigna”, dove il proprietario ha affisso alla parete del locale un cartellone con la seguente scritta: “Contro un evento finanziato con l’85% di soldi pubblici, tolti alla sanità, all’istruzione, ai trasporti e nel rispetto dei brasiliani e ai loro molteplici appelli, in questo esercizio non si trasmettono i Mondiali di calcio”. E ancora: “I 1005,30 euro (800 € Sky + 113,50 € canone Rai + 91,80 € Siae) saranno usati per portare avanti l’attività e il nostro lavoro. Ci scusiamo con chi ritiene che il divertimento di alcuni, valga più del rispetto e della dignità di molti”.