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Moldavia e Ucraina avviano i negoziati di adesione all’Unione Europea: cosa succede adesso

Via libera da oggi, martedì 25 giugno, ai colloqui per l’adesione di Ucraina e Moldavia all’Ue. Per i due Paesi, che hanno fatto richiesta nel 2022, l’iter è ancora lungo. Vediamo quali saranno i prossimi sviluppi e cosa succede ora.
A cura di Giulia Casula
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Per Ucraina e Moldavia partiranno oggi, martedì 25 giugno, i negoziati di adesione all'Unione Europea. Dopo il Consiglio Ue Affari generali, che si riunisce a Lussemburgo, si terranno, separatamente, le Conferenze di adesione dei due Paesi.

L'iter per Kiev e Chisinau, che hanno fatto richiesta due anni fa, è ancora lungo, ma è stato celebrato con entusiasmo dai vertici delle istituzioni Ue, a partire dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "Congratulazioni alla Moldova e all'Ucraina per l'apertura dei negoziati di adesione. Questa è un’ottima notizia per i cittadini dell’Ucraina, della Moldavia e dell’intera Unione Europea. Il percorso da percorrere sarà impegnativo ma ricco di opportunità. Ti auguro un buon inizio delle trattative!", ha scritto su X.

Anche per la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, in attesa di  riconferma per un secondo mandato, "il 25 giugno 2024 passerà alla storia. Oggi avviamo i negoziati con l'Ucraina e la Moldavia verso l'adesione" all'Unione europea. "Questo è un momento importante che ci rafforza, che ci unisce come un'unica famiglia. Il nostro futuro condiviso inizia ora", ha scritto su X.

Al via i colloqui per l'ingresso di Ucraina e Moldavia in Ue: i prossimi sviluppi

Qualche settimana fa, la Commissione europea aveva reso noto che sia Ucraina che Moldavia avessero raggiunto i requisiti necessari per l'avvio dei negoziati di adesione, a distanza di due anni dalla richiesta. Entrambi i Paesi nel 2022 avevano presentato domanda,per poi ricevere a distanza di pochi mesi lo status ufficiale di candidati.

Ora l'Ue aggiunge un altro piccolo tassello all'ingresso di Kiev e Chisinau al tavolo dei 27, ma probabilmente occorrerà attendere ancora qualche anno prima che la procedura venga finalizzata. Davanti a sé i due Stati avranno un lungo percorso di riforme e di obiettivi da raggiungere in vista dell'adesione. In mezzo c'è la guerra con Mosca, ancora lontana dall'avvio di un processo di pace, e le tensioni tra Moldavia e Cremlino, che rivendica la regione separatista della Transnistria.

Il via libera ai negoziati resta comunque un segnale politico significativo da parte dell'Unione europea, a cui si aggiungono i fondi stanziati a sostegno del governo guidato da Volodymyr Zelensky. Intanto, resta da vedere come si evolveranno le trattative per l'adesione una volta che l'Ungheria di Viktor Orbàn avrà preso la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue, a partire dal 1° luglio. Bisognerà capire se le posizioni del presidente magiaro, dapprima contrario all'avvio dei negoziati (salvo poi fare una sorta di passo indietro al Consiglio europeo dello scorso dicembre), ostacoleranno il percorso di ingresso dei due Paesi o meno.

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