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Mogherini: “Durante il negoziato con l’Iran ha aiutato il mio essere italiana”

Lady Pesc commenta al Corsera il lungo lavoro per il negoziato sul nucleare: “Il mio compito, aiutare a raggiungere un’intesa sul nucleare con Teheran, era facilitato dall’apprezzamento che gli iraniani hanno per il nostro Paese e la sua apertura al dialogo”.
A cura di Redazione
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“Il mio compito, aiutare a raggiungere un'intesa sul nucleare con Teheran, era facilitato dall'apprezzamento che gli iraniani hanno per il nostro Paese e la sua apertura al dialogo: amano dire che anche noi, come loro, abbiamo alle spalle una grande civiltà”. È questo uno dei passaggi più controversi della lunga intervista che Federica Mogherini rilascia al Corriere della Sera per commentare lo storico accordo con l’Iran sul nucleare. Il riferimento all’italianità, in effetti, ha ricordato il canovaccio utilizzato spesso da Silvio Berlusconi nel commentare i suoi colloqui con i leader politici stranieri ed è sembrato un po’ riduttivo rispetto alla mole di lavoro svolta dalla stessa Mogherini come Lady Pesc.

Del resto, si tratta di un passaggio storico, come nota l’ex ministro degli Esteri del Governo Renzi: “Questo accordo assicura la comunità internazionale che Teheran non svilupperà armi nucleari nei prossimi decenni. L'altro punto è il valore di un accordo di non proliferazione, che di per sè è uno strumento importante di prevenzione di crisi e guerre”. Un risultato raggiunto attraverso un lavoro lungo e complesso, durato “8 giorni ed 8 notti”, che rappresenta il trionfo della mediazione tra “due Paesi, Iran e Stati Uniti, che non si sono parlati per 35 anni e che a Losanna hanno passato una infinita quantità di tempo a trattare, a spiegarsi, a cercare di capirsi”. La soddisfazione della Mogherini è dunque evidente e giustificata: “Dovevamo sciogliere senza ambiguità tutti i nodi politici e questo è stato fatto. A volte abbiamo corso il rischio di una rottura, perché c'era in tutti la consapevolezza che avevamo bisogno di accordi veri e non era affatto scontato raggiungerli. Ora possiamo lavorare sul testo finale, che a questo punto non ho dubbi possa essere completato entro la fine di giugno”.

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