Modella e tiratrice scelta brasiliana uccisa in un bombardamento a Kharkiv
Thalito do Valle, modella brasiliana di 39 anni ma soprattutto esperta tiratrice scelta, è stata uccisa la scorsa settimana a Kharkiv , la città nord-orientale dell'Ucraina oggetto di intensi bombardamenti. La donna era nascosta in un bunker che è stato distrutto da un missile sparato dalle forze armate russe. A perdere la vita insieme a lei anche un altro combattente brasiliano, Douglas Búrigo.
Do Vale in precedenza aveva preso parte a svariate missioni militari in tutto il mondo combattendo anche contro l' ISIS in Iraq. Per questo era considerata una volontaria con un elevato livello di preparazione e non una figura improvvisata, e per questo da tempo uno scrittore aveva iniziato a raccogliere le sue testimonianze per trasformarle in un libro. Il fratello della donna, Theo Rodrigo Viera, ha detto che era un'eroina che desiderava solo salvare vite umane e partecipare a missioni umanitarie ovunque ce ne fosse bisogno. Valle era in Ucraina da sole tre settimane, e lavorava sia come soccorritrice che come cecchina.
La donna aveva già visto la morte in faccia ed era sopravvissuta a un bombardamento nella capitale ucraina, Kiev. In seguito a quell'attacco, aveva riferito alla sua famiglia che non poteva più parlare al cellulare poiché le attività dei telefoni cellulari erano monitorate dai droni russi. I suoi cari quindi l'hanno sentita solo di rado e sono riusciti a parlarle per l'ultima volta la scorsa settimana, dopo che si era appena trasferita a Khariv.
La morte di Douglas Búrigo e Thalito do Valle è stata confermata dal ministero degli Affari esteri brasiliano, che in una nota ha spiegato di aver fin da subito sconsigliato ai cittadini del Paese sudamericano di recarsi in Ucraina a causa degli alti rischi che correvano. I due combattenti, tuttavia, avevano ignorato i suggerimenti del governo e – come in altre circostanze – si erano recati sul campo di battaglia forti delle esperienze maturate in altri contesti ad alto rischio, come l'Iraq.