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Mitt Romney, il candidato repubblicano sostenuto dai miliardari americani

Per le Presidenziali USA 2012 lo sfidante di Obama ha avuto il sostegno dei suoi amici e potenti magnati che hanno finanziato una buona parte della sua campagna elettorale donando ingenti cifre al super PAC “Restore Our Future”.
A cura di Simona Saviano
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Mitt Romney, il candidato sostenuto dai miliardari americani

Che ci siano stati tanti sostenitori a finanziare Barack Obama e il suo sfidante non è un mistero. Con l'introduzione dei Super PAC, Political Action Committees l'entourage dei due candidati ha avuto la possibilità di raccogliere fondi di privati cittadini, impiegandoli nella campagna elettorale molto accesa. Contrariamente a quanto si pensi, ovvero che i finanziatori siano stati "coperti" da una sorta di privacy, la rivista Forbes e alcuni siti internet americani hanno pubblicato i nomi dei principali finanziatori e l'ammontare donato. La popolazione chiamata al voto ha avuto la possibilità di conoscere effettivamente quanto hanno speso le star per Obama e per Romney; gli elettori non sono stati sorpresi nello scoprire che Mitt, che in passato ha attirato su di sè polemiche per aver affermato di non curarsi dell'elettorato "povero" americano, ha ricevuto il benestare e corposi finanziamenti dei suoi amici miliardari.

I principali contributori di Romney Restore Our Future

I principali contributori a "Restore Our Future" – Tanti sono stati i famosi a sostegno di Romney e in molti pensano che il principale finanziatore della sua campagna sia Donald Trump che spesso si è fatto vedere in sua compagnia e ha speso tante parole a suo favore; in realtà il magnate ha donato cifre inferiori rispetto ad alcuni suoi "colleghi". Il primo fra tutti i sostenitori è Sheldon Adelson, il miliardario Re dei casinò di Las Vegas che aveva già contribuito con 16,5 milioni di dollari per le primarie repubblicane appoggiando Newt Gingrich. Con Romney candidato non ha voluto essere da meno e ha versato 10 milioni di dollari nel suo super PAC "Restore Our Future". Il repubblicano ha ringraziato anche i "Signori Marriott", proprietari dell'omonima catena alberghiera; secondo il sito internet bankrate Bill e Richard Marriott hanno partecipato con 750.000 dollari ognuno, segno che il legame tra Mitt che faceva parte del consiglio di amministrazione dell'azienda e i suoi proprietari sono ancora molto forti.

I magnati con Romney – Significativo è stato il sostegno del texano Harold Clark Simmons: il magnate gestisce un'azienda di petrolchimici e ha donato 800.000 dollari per le spese del suo preferito. Menzione speciale anche per Jerry Perenchio, il proprietario della Univision che ha versato nel Super PAC 500.000 dollari in barba ai quotidiani finanziari americani che davano in bilico il suo appoggio. A far notizia durante l'accesa lotta all'ultima preferenza tra i due ci sono state anche alcune modalità non proprio ortodosse utilizzate per "incentivare" gli elettori verso il voto al repubblicano, come l'iniziativa di David Siegel. Quest'ultimo, a capo di una compagnia americana che si occupa di resorts e multiproprietà è balzato alle cronache per aver inviato un'e-mail quasi minatoria ai suoi 6000 dipendenti, nella quale ha lasciato intendere che se Obama vincerà il suo secondo mandato, saranno tutti licenziati. La colpa? Della crisi economica, a loro dire mal gestita da Barack, da cui potranno risollevarsi soltanto grazie alla gestione del paese nelle mani di Mitt.

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