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Missoni, trovato il punto in cui l’aereo ha perso quota

Il velivolo con a bordo Missoni e altre cinque persone a bordo è sparito dai radar in una zona in cui i fondali marini arrivano fino a 2mila metri di profondità.
A cura di Redazione
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Le ricerche dell’aereo scomparso al largo di Los Roques proseguono nonostante le condizioni meteorologiche non favorevoli. Gli inquirenti escludono il sequestro e pensano che il velivolo possa essere precipitato.

La traccia di un radar militare venezuelano ha individuato il punto in cui avrebbe improvvisamente perso quota l'aereo scomparso a Los Roques con quattro italiani a bordo, tra i quali Vittorio Missoni, figlio del celebre stilista e la moglie. La notizia è stata resa nota ieri dall'ambasciata italiana. Ma chi spera in un recupero dell'eventuale carcassa del velivolo dovrà probabilmente presto ricredersi: nella zona individuata, dice l'ambasciata "i fondali arrivano fino a 2 mila metri di profondità", una profondità inaccessibile per le strumentazioni momentaneamente disponibili.

"Le autorità venezuelane – continua la nostra ambasciata in Venezuela – e quelle italiane si stanno accordando per un proseguimento delle ricerche oltre i previsti otto giorni, concentrando le risorse in un'area definita e utilizzando i mezzi che siano maggiormente utili". È passata una settimana dal fatto: alle 11.30 del mattino del 4 gennaio il velivolo "Islander" coi quattro italiani a bordo (Missoni, la moglie Maurizia Castiglioni e i coniugi bresciani Foresti) e due piloti venezuelani (German Merchan e José Ferrer) è scomparsa nel niente pochi minuti dopo essere decollato dall'isola Gran Roque. Infruttuose le ricerche, effettuate col massiccio impiego di uomini (circa 400 persone) e diversi mezzi, sia in mare sia tramite aerei ed elicotteri.

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