Missili russi su Vinnytsia: strage di civili in Ucraina, decine di morti e dispersi, anche bambini
Una vera e propria strage di civili quella avvenuta nella mattinata di giovedì a Vinnytsia dove un attacco missilistico russo sulla città ucraina ha causato decine di morte e feriti tra la popolazione locale, tra cui molti bambini.
La cittadina a sud-ovest di Kiev, nell'Ucraina centrale e dunque molto lontana dal fronte della guerra, è stata presa di mira da una serie di lanci di missili Kalibr dal Mar Nero che hanno colpito il centro cittadino in quel momento affollato di persone.
Secondo i rapporti preliminari delle autorità ucraine, almeno tre razzi russi hanno colpito la zona attorno all'edificio degli uffici comunali poco prima delle 11 ora locale, quando, in una giornata di sole, brulicava di persone.
I missili hanno danneggiato vari edifici residenziali, la piazza e un parcheggio dove si è scatenato un enorme incendio che ha distrutto decine di veicoli.
Il bilancio delle vittime è pesantissimo, oltre 22 morti tra cui almeno tre bambini, oltre cinquanta feriti tra cui diversi minori e moltissimi in gravi condizioni e oltre quaranta dispersi tra le macerie. Inoltre circa un centinaio di persone hanno subito ferite più lievi. Sonho 55 gli edifici danneggiati e oltre 40 le auto andate distrutte.
Strazianti le immagini diffuse dal Servizio di emergenza statale ucraino, accorso in forze sul luogo per spegnere gli incendi, soccorrere i feriti e cercare i dispersi tra macerie e lamiere roventi.
Scene apocalittiche che, secondo un alto funzionario del servizio di emergenza regionale, lasciano ipotizzare che non ci sia alcuna possibilità di trovare altri sopravvissuti dopo quelli raccolti nell’immediatezza del bombardamento.
L’area colpita dai missili russi si trova in un grande incrocio nel centro della città dove ci sono hub del trasporto pubblico locale, uffici, locali e persino una clinica per la maternità e dunque sempre affollata.
Per questo anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha definito "un atto di terrorismo deliberato".
“Oggi missili su Vinnytsia con morti e feriti anche tra i bimbi. Ogni giorno la Russia colpisce la popolazione civile, uccide bambini ucraini, dirige razzi contro obiettivi civili. Che cos'è questo, se non un atto di terrorismo aperto? È un Paese assassino. Un Paese terrorista" ha scritto sui social il presidente ucraino.
Anche Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, ha definito gli attacchi alla città ucraina di Vinnytsia "una strategia militare premeditata e approvata" dal Cremlino e non un errore. "La Russia non è in grado di sconfiggere le forze armate ucraine in combattimento, quindi ricorre alla barbarie: attacchi terroristici, distruzione di infrastrutture e rappresaglie contro i civili", ha scritto su Twitter Podolyak.