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Missile contro ospedale Save the Children in Yemen: sette morti, quattro sono bambini

La denuncia dell’organizzazione umanitaria che da anni chiede lo stop alla vendita di armi ai paesi impegnati nel conflitto in Yemen perché spesso usate indiscriminatamente contro la popolazione civile. L’attacco poco dopo l’apertura del piccolo centro medico mentre il personale stava ancora arrivando.
A cura di Antonio Palma
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Ancora vittime innocenti della guerra in Yemen dove nelle scorse ore un missile ha colpito un ospedale sostenuto da Save the Children a Ritaf, a circa 100 kilometri da Saada, nel nord-ovest del Paese, facendo almeno sette morti tra cui quattro bambini. A darne notizia è la stessa organizzazione umanitaria, spiegando che il razzo esplosivo ha centrato un distributore di carburante poco lontano causando una deflagrazione che ha investito la struttura medica. Il bilancio è drammatico: oltre alle vittime accertate, si contano anche otto persone ferite e due dispersi. Come ha rivelato la Ong in un comunicato, l'attacco è avvenuto nella mattinata di martedì quando l'ospedale era in piena attività con pazienti in coda per farsi visitare, tra cui molti minori.

"L’ospedale era aperto solo da mezz'ora e molti pazienti e il personale stava ancora arrivando, in attesa di una mattinata intensa" spiegano da Save the Children, sottolineando che il missile è caduto a meno di 50 metri dall’edificio principale della struttura ospedaliera. Tra le vittime un operatore sanitario che è morto insieme ai suoi due bambini e un addetto alla sicurezza della stessa struttura. L'episodio purtroppo è solo l'ultimo si una serie di attacchi aerei indiscriminati che sta insanguinando il Paese ormai da quattro anni. L’attacco all'ospedale è avvenuto nel giorno del quarto anniversario dell’inizio dell’escalation del conflitto che vede da una parte la coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti, in appoggio alle forze leali al presidente Abd Rabbih Mansur Hadi, e dall'altra i miliziani filo iraniani che hanno preso il controllo di alcune parti del Paese.

In Yemen, secondo Save the Children, nell’ultimo anno sono stati uccisi ben 37 bambini ogni mese, soprattutto a causa delle bombe straniere. "Siamo scioccati e atterriti da questo attacco oltraggioso. Bambini innocenti e operatori sanitari hanno perso la vita in quello che sembra essere stato un attacco indiscriminato a un ospedale in un'area densamente popolata. Attacchi come questi sono una violazione delle leggi internazionali”, ha dichiarato Helle Thorning-Schmidt, CEO di Save the Children International, aggiungendo: "Questo ospedale è solo uno dei tanti supportati da Save the Children in tutto lo Yemen, per offrire aiuti salvavita in quello che oggi è il peggiore paese al mondo dove essere bambini. Al contrario, questi bambini hanno il diritto di essere al sicuro nei loro ospedali, nelle loro scuole e nelle loro case. Eppure continuiamo a vedere un completo disprezzo da parte di tutte le parti in guerra nello Yemen per principi universali, come il fatto che i bambini devono essere protetti. Dobbiamo assolutamente fermare questa assurda guerra sui bambini".

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