Miracolo in Turchia, due uomini di 26 e 34 anni salvati dalle macerie del terremoto dopo 261 ore
Hanno resistito per 11 giorni sotto il cumulo di macerie provocate dal terremoto che lo scorso 6 febbraio ha distrutto il territorio al confine tra Siria e Turchia. Arriva dalla città di Hatay la storia a lieto fine di due uomini, di 26 e 34 anni, estratti vivi dopo 261 ore dal sisma dai soccorritori.
Le autorità stavano lavorando intorno all'edificio crollato quando hanno sentito un suono, forse una voce, e hanno scavato in quella direzione. Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due uomini tratti in salvo, aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del terremoto, riferisce l'agenzia Anadolu. L'altro, Mustafa Avci, appena è stato adagiato sulla barella dai soccorritori ha chiesto via cellulare ad un amico come stessero la madre e gli altri familiari.
L'immagine di Mehmet tratto in salvo è stata condivisa anche dal ministro della Salute turco, Fahrettin Koca. "Nostro fratello Mehmet Ali è il secondo cittadino che è stato salvato dalle macerie di Hatay dopo 261 ore. Il suo primo intervento medico è stato effettuato presso l'ospedale da campo. Attualmente è in cura presso il Mustafa Kemal University Medical Faculty Hospital", ha scritto su Twitter.
Entrambi i sopravvissuti sono stati trasferiti in ospedale per le cure del caso. Prima di loro era stato tratto in salvo un ragazzo di 12 anni, che riuscito a sopravvivere 260 ore sotto le macerie.
Intanto, come annunciato dal ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag, sono più di cinquanta gli imprenditori edili che sono stati arrestati per negligenza o difetti di costruzione di palazzi che, sgretolandosi a causa del terremoto, hanno aumentato il numero di vittime, che hanno superato quota 44mila, di cui 38,044 in Turchia e 1.414 in Siria nei territori controllati dal governo, a cui si aggiungono altre 4.400 uccise dal sisma nelle aree sotto il comando dei ribelli.
Ma il numero dei decessi potrebbe essere molto più alto, anche perché non si sa di preciso quanti siano ancora dispersi e con il passare delle ore le speranze di trovare altri sopravvissuti diminuiscono sempre di più.