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Minsk, attentato nella metro: arrestati due uomini. Le vittime salgono a 12

I servizi di sicurezza bielorussi hanno fermato due sospettati e ”uno dei due è, con tutta verosimiglianza, l’autore” dell’attentato. Tre le ipotesi vagliate dal KGB per il peggior attacco terroristico che la Bielorussia ricordi da quando è stata ottenuta l’indipendenza dall’URSS due decenni fa.
A cura di Biagio Chiariello
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La Bielorussia è in allerta dopo che gli inquirenti hanno riferito che l'attentato di Minsk è da considerare senza dubbio un attacco terroristico. L'esplosione ha causato dodici morti e circa duecento feriti – molti dei quali in condizioni gravi. Le vittime hanno avuto la sfortuna di trovarsi tutte lunedì alle 18.00 circa (ora locale) nei pressi della stazione di Oktyabrskaya – una delle più frequentate di Minsk. L'ordigno esplosivo, che è stato confezionato con chiodi e cuscinetti a sfera, aveva una potenza equivalente a 5 Kg di tritolo. Lo scoppio, che secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato innescato attraverso un telecomando, ha lasciato a terra un solco di 80 centimetri di diametro, secondo quanto riferito dal ministero dell'Interno, Anatoly Kulešov, che ha aggiunto che l'obiettivo degli assalitori è stato quello di "uccidere quante più persone possibile". I servizi di sicurezza bielorussi, noti con l'acronimo dell' epoca sovietica, KGB, hanno arrestato nella notte due amici ritenuti l'esecutore e il complice del sanguinoso atto terroristico. Il viceprocuratore generale, Andrei Shved, ha detto che i due "sono stati sottoposti ai primi interrogatori alla presenza dei loro avvocati e hanno fornito una prima testimonianza". Il magistrato ha spiegato che "uno dei due è, con tutta verosimiglianza, l'autore" dell'attentato. A inchiodarlo sarebbe un video di una telecamera a circuito chiuso della stazione della metro.

Il presidente Alexander Lukashenko nel commentare il peggior attacco terroristico che la Bielorussia ricordi da quando è stata ottenuta l'indipendenza dall'Unione Sovietica due decenni fa, ha detto che rivolterà il Paese "sottosopra" per trovare i colpevoli. L'attacco è stato un tentativo di destabilizzare la nazione e "una seria sfida" per la nazione. "Non escludo che quanto successo possa provenire da estranei al nostro paese, ma dobbiamo guardare prima a noi stessi" ha detto Lukashenko.

Il KGB starebbe vagliando tre piste per l'attentato terroristico: l' "interessate a destabilizzare il Paese diffondendo panico e scontento verso le agenzie di sicurezza";  "qualcuno insano mentalmente" o "gruppi giovanili di estremisti", che avrebbero agito come ritorsione per alcune sanzioni penali a loro carico. Secondo il presidente del KGB, Vadim Zaitsev, questa versione sarebbe da collegare alle proteste di dicembre per la rielezione del presidente Lukashenko e a cui presero parte alcuni esponenti di questi gruppi. Il malcontento sfociò nel sangue e in arresti di massa. Il leader del partito d'opposizione, Alexander Milinkevich, ha respinto qualsiasi coinvolgimento nell'attentato e ha espresso timore per un nuovo giro di vite: "Forze interne ed esterne al Paese, interessate a destabilizzarlo, potrebbero approfittare della situazione. Vogliono provocare una ancora più dura repressione politica", ha dichiarato.

Ha anche detto che le persone che hanno progettato e condotto l'attacco non possono essere considerate esseri umani.
Questa tesi è stata sostenuta da molti residenti di Minsk che si sono recati alla stazione della metro, accendendo candele e depositando fiori per commemorare le vittime come possiamo vedere nella fotogallery.

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