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Ministro inglese: “No ai sussidi per i poveri, devono lavorare come i cinesi”

Secondo Jeremy Hunt, ministro della Sanità in Inghilterra, i lavoratori poveri non hanno diritto al sussidio ma devono “cambiare mentalità” e “lavorare più duramente” come i cinesi.
A cura di S. P.
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I poveri devono lavorare di più, come i cinesi, e devono cambiare la loro mentalità. Questo il senso del discorso, che sta facendo discutere, pronunciato nel Regno Unito da Jeremy Hunt, ministro della Sanità del gabinetto Cameron. Secondo Hunt i lavoratori in difficoltà economiche non avrebbero diritto a ricevere sussidi, ma dovrebbero imparare a cambiare mentalità e lavorare di più, magari appunto come fanno i cinesi. Le dichiarazioni dell’esponente del governo, com’era prevedibile, hanno sollevato un vespaio di polemiche. La visione di Hunt e del suo governo è quella di far procedere di pari passo una riduzione dei benefit sociali e una riduzione delle tasse.

Media contro il ministro – Gran parte dei giornali inglesi hanno sottolineato il fatto che queste dichiarazioni arrivino da uno dei politici più ricchi di tutto il Paese. “Non è accettabile sentire conservatori milionari impartire lezioni a persone che lavorano dannatamente duro, spesso in cambio di bassi salari”, ha scritto ad esempio il Mirror. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Londra Boris Johnson il quale pur difendendo il liberismo economico del governo ha invitato a rivedere i tagli dei benefit sociali e ha chiesto che il welfare continui a coprire almeno i poveri e chi svolge i lavori più duri senza i quali  “una città come Londra si bloccherebbe”.

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