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Minaccia guerra: ecco i sistemi di difesa di Usa, Giappone e Corea del Sud

Gli apparati difensivi di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud sono pronti e sono stati ammodernati costantemente negli ultimi anni. Anche se nel Pacifico i tempi di reazione sono dell’ordine di pochissimi minuti.
A cura di Davide Falcioni
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La minaccia di un conflitto tra la Corea del Nord e il blocco Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone sembra possa diventare concreta, dopo gli espliciti avvertimenti di ieri di Pyongyang, che ha annunciato di essere pronto a mettere a segno un attacco nucleare. Intanto stamattina l'agenzia stampa sudcoreana Yonhap ha comunicato che le truppe della Corea del Nord avrebbero trasportato sulla costa orientale un missile a media gittata puntato sull'Isola di Guam, territorio appartenente agli Usa. Ma mentre ieri abbiamo visto qual è la vera entità della minaccia nordcoreana (leggi l'articolo), oggi parliamo dei sistemi difensivi che adotterebbero Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud.

Tokyo ha impostato la sua linea difensiva su due livelli. Quattro cacciatorpedinieri navigano nel Pacifico e dispongono di missili Sm-3 (standard missile 3) in grado di intercettare razzi ad alta quota di media e corta gittata. Nulla possono invece con quelli a lungo raggio (cioè, con una gittata superiore a 5.500 chilometri). Alla difesa dal mare si aggiunge quella da terra  con sedici sistemi missilistici PAC-3 (Patriot Advance Capability-3), che vengono utilizzati per intercettare missili nemici in fase terminale, vale a dire negli strati più bassi dell'atmosfera. Secondo la fondazione francese per le ricerche strategiche, malgrado il tempo di volo di un missile dalla Corea del Nord al Giappone sia di soli 10 minuti, i due sistemi di difesa sono in grado di essere efficaci: ciò anche grazie alla costante collaborazione tra Giappone e Usa, testimoniata dal sito specializzato Defense Industry Daily.

Anche la Corea del Sud, a partire dagli anni '90, ha modernizzato il suo sistema di difesa fino a mettere in cantina l'apparato missilistico Nike, nel 2010, e sostituirlo con 48 lanciatori Pac-2 e un cacciatorpediniere Aegis, "parente" dello statunitense Arleigh Burke e in grado di seguire contemporaneamente 20 obiettivi militari. A complicare la vita a Seul, semmai, sono i tempi strettissimi con cui Pyongyang potrebbe portare a termine un attacco missilistico, dell'ordine di pochissimi minuti.

Gli Stati Uniti sono la più grande potenza militare del Mondo ed hanno sicuramente una capacità nettamente superiore a quella dei nordcoreani. Secondo molti osservatori, il rischio che possano subire un attacco sul proprio territorio non è altissimo. Ad essere a rischio, invece, sono soprattutto le basi militari sul Pacifico. Ad ogni buon conto, Washington ha rafforzato la difesa missilistica in Alaska e California, con gli intercettori terrestri Sm3. Inoltre gli Usa hanno posizionato il cacciatorpediniere Fitzgerald a largo della costa nordcoreana, in grado di intercettare missili.

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