Milionaria segregata in casa per 10 anni dal suo autista: il caso di Regina Gonçalves scuote il Brasile
La storia di Regina Lemos Gonçalves, 88 anni, ha scosso l'alta società brasiliana e il distinto quartiere di Copacabana, a Rio de Janeiro. La donna ha accusato il suo autista di averla sequestrata e tenuta rinchiusa nella sua abitazione riducendola al lastrico.
Come si legge in diversi articoli pubblicati dal quotidiani brasiliano O Globo, la donna ha puntato il dito contro il suo chauffeur, il 53enne José Marcos Chaves Ribeiro, che oltre a segregarla in casa, facendole perdere oltre 30 chili, avrebbe sperperato il suo patrimonio valutato in milioni di dollari.
La donna era scomparsa dalla vita pubblica da oltre un decennio e vicini e amici della facoltosa ereditiera erano molto preoccupati per lei. Una denuncia anonima ha così portato alla scoperta di un complotto che coinvolge accuse di isolamento, manipolazione e una feroce lotta per i suoi beni, compresi gioielli di grande valore.
Gonçalves aveva ricevuto in eredita 500 milioni di dollari dopo la morte del marito, l'imprenditore Nestor Gonçalves, proprietario di Copag, un'azienda brasiliana molto famosa che produce carte da gioco plastificate per il poker e il bridge dal 1908. Il suo drammatico caso è venuto alla luce dopo il 2 gennaio 2024, quando l'88 è riuscita a fuggire dal suo appartamento e a trovare rifugio presso il suo unico fratello, come riporta i quotidiani esteri.
Da qui è emersa una lunga storia di controllo e abusi. Si parla anche di una presunta unione civile registrata nel 2021 con Chaves Ribeiro, a cui sarebbe stato concesso il diritto di gestire l'intero patrimonio della milionaria in caso di sua morte o per incapacità mentale.
Da mesi sta andando avanti una battaglia legale tra Regina e l'autista molto seguita dai media lovali. Un tribunale locale ha emesso nei confronti del 53enne un divieto di avvicinamento, ma l'uomo ha ancora il controllo sui suoi beni, nonostante la gravità delle accuse.