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Guerra in Ucraina

Mikhail Mizintsev, chi è il macellaio di Mariupol e perché lo chiamano così

Mizintsev è il secondo uomo più alto in grado delle Forze Armate del Presidente Vladimir Putin che sta conducendo da settimane l’assedio della cittadina ucraina considerata da Mosca uno degli snodi fondamentali di questa guerra.
A cura di Davide Falcioni
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Tra le 14 nuove sanzioni per la guerra in Ucraina introdotte dal governo inglese contro aziende e funzionari russi vi sono la holding Gazprom-Media, l'emittente Rt e Sputnik International Broadcasting, e il generale Mikhail Mizintsev: quest'ultimo è uno dei più stretti collaboratori di Putin ed è soprannominato dagli ucraini ‘il macellaio di Mariupol' per gli attacchi devastanti delle forze da lui coordinate contro la città ucraina. Ma chi è questo militare? E come mai si è guadagnato la terribile fama di "macellaio"?

Mizintsev è il secondo uomo più alto in grado delle Forze Armate del Presidente Vladimir Putin che sta conducendo da settimane l’assedio della cittadina ucraina considerata da Mosca uno degli snodi fondamentali di questa guerra, anche perché presidiata dal battaglione neonazista Azov. Diplomato nel 1980 presso la scuola militare Suvorov di Tver, Mikhail Mizintsev ha poi continuato la sua formazione alla scuola di comando combinato di armi di Kiev nel 1984. La sua ascesa militare è cominciata undici anni fa, e da dieci è a capo del National Defense Management Center – o National Defense Control Center (NDCC) – centro nazionale di comando della Difesa.

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Il generale ha partecipato a tutte le operazioni lanciate da Putin, dal Caucaso alla Siria. Mizintsev è uno dei comandanti più apprezzati da Vladimir Putin, e non manca chi sostiene che sia il preferito dal presidente russo. Kiev non ha dubbi: dietro le bombe e i razzi sugli edifici civili di Mariupol ci sarebbe lui, Mizintsev, che in Siria aveva coordinato tutte le truppe di Mosca in operazioni altrettanto spregiudicate. Il colonello generale russo, infatti, prima dell’Ucraina aveva dato l'ordine di colpire le città siriane che più si opponevano a Bashar el Assad. A lui sarebbe affidato anche il compito di gestire la propaganda militare russa. Non a caso durante l’assedio era stato lui a riferire che Kiev aveva perso il controllo delle amministrazioni locali e che ormai le città sono nelle mani di "feroci battaglioni nazionalisti". Anton Gerashchenko, consigliere del capo del Ministero dell’Intero ucraino, ha chiesto alla Corte penale internazionale dell’Aia di tenere a mente il nome di Mizintsev per accusarlo di crimini di guerra.

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