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Migranti, nel 2024 oltre 120mila respingimenti alle frontiere dell’Ue. Il report: “Illegali ma sistematici”

Nel 2024 sono stati più di 120mila i respingimenti di migranti alle frontiere dell’Unione Europea da parte delle autorità nazionali. È quanto si legge nell’ultimo report sul fenomeno. La pratica che impedisce ai migranti di accedere alla procedura di asilo è illegale, poiché lede un diritto sancito sia dalla norme dell’Ue che da quelle internazionali.
A cura di Eleonora Panseri
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Nel 2024 sono stati più di 120mila i respingimenti di migranti alle frontiere dell'Unione Europea da parte delle autorità nazionali. È quanto si legge nell'ultimo report sul fenomeno, elaborato da un gruppo di nove organizzazioni per i diritti umani.

Il rapporto, diffuso alcune settimane fa, ha evidenziato l'enorme portata dei respingimenti in Europa, una pratica illegale che impedisce ai migranti di accedere alla procedura di asilo, un diritto sancito sia dalle norme dell'Ue che da quelle internazionali.

Elaborata raccogliendo dati da servizi governativi, ONG e gruppi di ricerca, l'analisi evidenzia come lo scorso anno si siano verificati "almeno" 120.457 respingimenti. Secondo il rapporto, l'espulsione è stata "spesso" effettuata con violenza: i richiedenti asilo sono stati picchiati dalle guardie di frontiera, abbandonati in mare o lasciati al freddo nelle foreste.

Al primo posto della classifica dei Paesi dove nel 2024 sono stati registrati più casi c'è la Bulgaria, con 52.534 respingimenti verso la Turchia. Seguono quindi la Grecia (14.482), la Polonia (13.600), l'Ungheria (5.713), la Lettonia (5.388), la Croazia (1.905) e la Lituania (1.002).

Nello studio sono state considerate anche la Libia (21.762) e il Libano (3.768) perché le operazioni di respingimento effettuate da queste nazioni sono stati effettuati con il supporto "diretto e ampio" di Italia, Cipro e delle istituzioni Ue.

Il tema dei respingimenti è ormai ricorrenti nelle discussioni all'interno delle istituzioni dell'Unione Europea, soprattutto dopo la crisi migratoria del 2015-2016, come riporta Euronews. L'attenzione delle organizzazioni per i diritti umani si è spesso concentrata sul comportamento delle guardie di frontiera che ha spesso dato luogo a indagini interne e azioni legali.

"Il numero di respingimenti alle frontiere esterne dell'Europa è aumentato notevolmente negli ultimi anni, al punto che sono diventati una pratica sistematica nell'ambito della politica migratoria dell'UE", si legge nella prefazione del rapporto.

Infatti, non tutti i respingimenti avvengono in segreto. Anzi, in alcuni stati membri questa pratica è stata legalizzata. Come con "la legge finlandese del 2024 che autorizza a limitare l’accoglienza delle domande di asilo alla frontiera". Norme simili sono state adottate anche in altri Paesi europei, si legge nelle conclusioni del report, come Lituania, Polonia e Lettonia.

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