Migranti, naufragio nel mare Egeo: si temono 50 morti
Tragedia al largo del Mare Egeo dove sarebbero 50 i migranti a bordo di una imbarcazione morti a causa del naufragio verificatosi nelle scorse ore. "È difficile che ci siano dei superstiti", ha fatto sapere la Guardia costiera greca, citata dal quotidiano inglese Guardian. Le operazioni di soccorso sono iniziate ieri in tarda serata. "Continueremo le ricerche, ma l'acqua è molto fredda e profonda, le possibilità di trovare persone vive si riducono di ora in ora", ha detto il portavoce Nikos Kokkalas.
La guardia costiera greca mercoledì ha detto che 12 persone, tutte presumibilmente di origine irachena, sono state salvate da un gommone, forse partito dalla Turchia e diretto in Italia, al largo dell'isola di Folegandros, nelle Cicladi meridionali, a circa 180 chilometri a sud-est di Atene. I corpi di tre uomini non identificati sono stati recuperati in mare. I sopravvissuti hanno detto di essere stati su una barca più grande che ha imbarcato acqua ed è affondata durante la notte con circa 50 profughi a bordo.
Altre 685 persone sono state tratte in salvo nelle ultime ore ma ancora non hanno trovato accoglienza. Sono su tre navi delle Ong che vagano nel Mediterraneo centrale. In 355 sono a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere. Lo riferisce la stessa ong: "Sono fuggiti tutti dalla Libia, alcuni di loro hanno segni di violenza sui corpi". AL momento sono al sicuro e stanno ricevendo assistenza medica. Sulla Ocean Viking di Sos Mediterranee ci sono invece 114 uomini, donne e bambini che aspettano da una settimana l’autorizzazione a sbarcare in un luogo sicuro. Altri 216 si trovano infine sulla Sea-Eye4.