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Migranti, Merkel: “Dopo il voto non cambia la nostra politica sui profughi”

La cancelliera dopo la crescita dei partiti della destra xenofoba alle ultime elezioni: “Il voto è stato segnato dalla contestazione perché, agli occhi delle persone, non è stata trovata una soluzione duratura e soddisfacente”.
A cura di Claudia Torrisi
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Angela Merkel

Nonostante i risultati delle elezioni regionali in Germania – che ha visto l‘exploit della destra populista dell'Afd nei tre Lander chiamati alle urne – il governo tedesco "prosegue la sua politica sui profughi, con tutte le forze, dentro e fuori il paese". A dichiararlo è stato il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino, secondo cui l'obiettivo deve essere "una soluzione comune europea, che porti a ridurre visibilmente i profughi in tutti i paesi membri". Il governo, insomma, pare non intenzionato a cedere ai venti nazionalisti che soffiano sull'opinione pubblica tedesca, che spingerebbero per una chiusura delle frontiere. Tutta la campagna elettorale dell'Afd, infatti, è stata incenrata su questo punto, e sulla critica dell'apertura operata da Angela Merkel lo scorso anno.

"Sono fermamente convinta, e lo resto ancora, che abbiamo bisogno di una soluzione europea. Il numero dei migranti in arrivo in Germania si è chiaramente abbassato, come quello dei rifugiati in Grecia. Ma una soluzione durevole non c'è ancora. E richiederà tempo", ha dichiarato la cancelliera in conferenza stampa. Merkel ha ammesso che quello delle elezioni è stato "un giorno pesante per la Cdu": il tema dominante del voto "è stato quello dei profughi e il voto è stato segnato dalla contestazione perché, agli occhi delle persone, non è stata trovata una soluzione duratura e soddisfacente". Nonostante questo, il governo tedesco continuerà a spingere per la soluzione europea: la chiusura delle frontiere o della rotta balcanica, infatti, non può essere considerato un modo duraturo di chiudere la questione "come si vede tutti i giorni dalle immagini che provengono dalla Grecia". Il popolo, secondo la cancelliera, si aspetta dalla Cdu soluzioni concrete sulla sicurezza interna. "Fondamentalmente continuerò a perseguire la politica migratoria nello stesso modo in cui ho fatto negli ultimi mesi", ha aggiunto.

Circa le richieste economiche di Ankara per farsi carico dell'emergenza profughi, Merkel ha chiarito che non firmerà "nessun assegno in bianco alla Turchia. Piuttosto, è importante dire alla Turchia che dovrà rispettare tutte le condizioni senza eccezioni. Non esistono ‘sì' automatici alla sua integrazione vincolati alle attuali discussioni sulla protezione delle frontiere esterne" della Ue".

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