Migranti, la proposta dalla Turchia: “Costruiamo città solo per loro”
L’emergenza migranti si può risolvere costruendo nuove città per accogliere i rifugiati. L’idea arriva dalla Turchia, precisamente dal vicepremier di Ankara, Numan Kurtulmus, che si dice pronto a mettere in pratica la proposta anche nel suo territorio o in zone rese sicure nel nord della Siria. “La politica della comunità internazionale sui rifugiati è fallita” dice. Questi centri per i profughi dovrebbero essere vere e proprie città “con scuole, ospedali e fabbriche”. Poi sarebbe bene anche dare forma ad una sorta di autogoverno interno. “La necessità di un progetto a lungo termine – ha detto Kurtulmus – deriva dal fatto che i profughi siriani non potrebbero tornare a casa prima di alcuni anni anche se la guerra finisse adesso”. In ogni caso, per il vicepremier della capitale turca, il suo Paese non può essere “il campo di concentramento del mondo”.
In Turchia ci sarebbero oltre due milioni di profughi, per lo più siriani; meno del 15%, però, vive nei 26 campi situati al confine turco-siriano. Le autorità turche avrebbero anche ribadito l'intenzione di voler garantire servizi sociali ai profughi. "Piaccia o meno con la Turchia dobbiamo lavorare", ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, parlando oggi a Strasburgo, aggiungendo che l'Ue, da sola, non potrà assicurare i 3 miliardi di euro chiesti da Ankara, e che dunque gli stati nazionali “dovranno fare la loro parte”. Juncker ha poi chiesto al Parlamento UE di cooperare con la Commissione affinché si adottino in tempi rapidi gli accordi vincolanti con la Turchia.