Migranti, in Germania con Cdu e Afd uniti per la prima volta passa la mozione per blindare i confini
Il 29 gennaio 2025, il Bundestag, cioè il parlamento federale tedesco, ha infranto un tabù politico che sembrava insormontabile: la CDU, partito storico che ha da sempre incarnato i valori della democrazia cristiana ha votato insieme all'AfD, partito di estrema destra di ispirazione neonazista, per approvare una mozione che inasprisce le politiche sull'immigrazione, segnando la fine del "Brandmauer", il muro che aveva separato i partiti democratici dall'estrema destra. Mai prima d'ora, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un partito tradizionale come la CDU aveva stretto una alleanza con l'ultradestra.
Il voto ha visto la partecipazione di 348 deputati favorevoli, 345 contrari e 10 astenuti, sancendo così un cambiamento radicale nella politica tedesca. Per solo una manciata di voti, il governo di coalizione ha approvato misure drastiche, che includono il rafforzamento della sicurezza alle frontiere, l'espulsione automatica delle persone migranti senza documenti, compresi i profughi in cerca di protezione umanitaria, e l'istituzione di nuovi centri di detenzione.
"Buongiorno Germania, benvenuta nel club!" ha commentato questa mattina il premier ungherese Viktor Orban, con tanto di immagine del Bundestag, sul suo profilo X (ex Twitter).
Merkel: "Collaborazione con AfD pericolosa e divisiva"
Friedrich Merz, leader della CDU e probabile futuro cancelliere tedesco, ha giustificato la mossa come una necessità per rispondere alla crescente insicurezza: "Quante persone devono ancora morire?" ha dichiarato Merz facendo riferimento ai recenti omicidi di Aschaffenburg, e all'attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo. Le critiche non sono mancate, con l'Ex cancelliera Angela Merkel che ha definito la decisione "un errore", ribadendo che la sua visione per la Germania era quella di cercare maggioranze solo con i partiti centrali, senza allearsi con l’estrema destra. "La collaborazione con AfD è una via pericolosa e divisiva", ha affermato Merkel, mettendo in evidenza le gravi implicazioni etiche e politiche di tale alleanza.
I Verdi, con il loro leader Robert Habeck, hanno denunciato il rischio di compromettere i principi fondamentali della democrazia tedesca: "Con queste mozioni, la Germania cessa di essere uno Stato di diritto". Il monito è stato ancora più forte da parte di altre forze politiche, con la co-presidente dei Verdi europei, Vula Testsi, che ha sottolineato come la CDU stia "seguendo un percorso pericoloso" che minaccia l'unità europea e i diritti umani fondamentali, in particolare il diritto di asilo.
A questa critica si è unita anche la voce della Chiesa cattolica, che ha espresso preoccupazione per i toni e la direzione del dibattito politico. "Stiamo rischiando di diffamare tutti i migranti, di fomentare pregiudizi che non aiutano a risolvere i problemi concreti", ha affermato Karl Jüsten, direttore del Commissariato dei vescovi tedeschi, allarmato dalla crescente polarizzazione del dibattito.
Eppure, l'alleanza tra la CDU e l’AfD ha avuto l'effetto di segnare una rottura definitiva con il passato: "Il muro è caduto", ha esultato Alice Weidel, co-leader dell’AfD, sottolineando come questa collaborazione segni una vittoria per l'estrema destra, che ora ha un piede nelle stanze del potere.
Anche dall'Italia sono arrivate dichiarazioni, primo tra tutti Matteo Salvini: "Per la prima volta in Germania AfD è risultata decisiva nell'approvazione di un testo per la stretta sull'immigrazione, votando insieme alla Cdu e superando quindi resistenze e ‘cordoni sanitari', nella disperazione della sinistra. È un chiaro segnale: anche a Berlino il vento sta cambiando", ha scritto il vicepremier e leader della Lega su X.
Cosa prevede la stretta sull'immigrazione in Germania
La proposta include il divieto di ingresso per chiunque non abbia documenti validi, compresi i richiedenti asilo, la creazione di una rete di centri di detenzione per migranti in attesa di espulsione, e la detenzione indefinita per i criminali che devono lasciare il Paese. Le misure contenute nella stretta sull'immigrazione, più spesso definita "re-migrazione" prevedono anche il rafforzamento di Frontex, l'Agenzia europea di guardia costiera e di frontiera, con sede a Varsavia, che ha il compito di supportare gli Stati membri dell'Ue e i paesi associati Schengen nella gestione delle frontiere esterne all'Unione.
In sostanza, la mozione mira a creare un sistema di respingimento automatico per chiunque cerchi di entrare in Germania senza il permesso, creando una barriera quasi invalicabile per tutte le persone migranti.
Perché il voto di Cdu con Afd rappresenta un cambiamento profondo per la Germania
Queste misure, pur non essendo giuridicamente vincolanti, riflettono un cambiamento profondo nella politica tedesca e pongono interrogativi sulle future alleanze politiche. Se Merz e la CDU sono riusciti a ottenere il sostegno dell'AfD, il prossimo passo sarà probabilmente un disegno di legge che renderà effettive queste politiche migratorie. Secondo Merz, la possibilità di un'alleanza formale con l'AfD è esclusa, ma la linea politica di avvicinamento tra i due partiti sembra ormai tracciata. La domanda che sorge spontanea è se la Germania riuscirà a mantenere la sua identità di Stato di diritto e di accoglienza, o se, come si teme, si avvii un percorso che la porterà a rimanere sempre più isolata, tanto all'interno quanto in Europa. Questo voto, che ha segnato una frattura nelle tradizioni politiche della Germania, potrebbe infatti non solo cambiare il panorama politico interno, ma anche influire profondamente sul futuro dell'Unione Europea e dei suoi valori fondamentali.