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Migranti, ennesima strage: naufraga peschereccio diretto in Italia al largo della Grecia, 78 morti

Nuova tragedia di migranti, un peschereccio è naufragato al largo della Grecia: al momento sono stati recuperati 78 cadaveri, ma i morti potrebbero essere molti di più. A bordo della barca pare ci fossero 700 persone.
A cura di Ida Artiaco
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Nuova tragedia di migranti, questa volta al largo della Grecia: un peschereccio è naufragato nella acque a sud-ovest di Pylos, nel Mar Ionio, nel Peloponneso. Stando a quanto riferisce l'emittente locale Ert, sono al momento 78 i morti, per la maggior parte uomini provenienti dall'Afghanistan e dal Pakistan, i cui corpi sono già stati recuperati.

Ma, secondo fonti della Guardia costiera citate dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni, il timore è che le vittime siano molte ma molte di più: a bordo del barcone, lungo 30 metri, ci sarebbero state almeno 700 persone.

Altre 104 persone sono state soccorse e godono di buona salute. Quattro di queste sono state portate all'ospedale di Kalamata per accertamenti medici.

La barca su cui viaggiavano era salpata dalla Libia per dirigersi in Italia. Sono state proprio le autorità italiane ad allertare le autorità greche del naufragio, intorno alle 2.30 di questa notte.

L'agenzia di stampa Ana-mpa, riferisce che il peschereccio era salpato da Tobruch, in Libia. Le autorità greche e l'agenzia dell'Ue per la protezione delle frontiere Frontex sono state allertate per la prima volta martedì dalla guardia costiera italiana.

Ma, come era già avvenuto con la strage di Cutro di febbraio anche stavolta alla base del naufragio potrebbe esserci un allarme ignorato o sottovalutato. "L’aereo di sorveglianza di Frontex ha rilevato l’imbarcazione martedì’ 13 giugno alle 9:47 e ha immediatamente informato le autorità competenti". Ma per un giorno intero alla segnalazione non hanno fatto seguito operazioni di soccorso.

La commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson ha commentato così il naufragio: "Penso che sia il segno del fatto che la nostra politica migratoria non funziona bene al momento. La cambieremo con il nuovo Patto" di migrazione e asilo "ed è importante aver dimostrato di poter lavorare insieme sul tema".

Attualmente sono impegnate nei soccorsi 6 navi che si trovavano sul luogo del naufragio, una motovedetta della Guardia Costiera e un aereo militare C-130.

"Ecco la conseguenza della continua chiusura delle frontiere: altre vittime, altre vite distrutte. – ha commentato in una nota Emergency. – Una strage che è diretta conseguenza delle scelte di un’Europa che persevera a chiudersi in una fortezza, come dimostra anche l'intesa sul Patto per la migrazione condivisa in Consiglio europeo: barriere rafforzate, procedure accelerate alle frontiere per respingere persone che invece dovrebbero essere accolte e tutelate".

Nel frattempo, i circa 80 migranti che sono stati avvistati sempre nella tarda notte di ieri al largo di Kale Limani, mentre si trovavano a bordo di una barca a vela che presentava "danni meccanici", sono stati trasportati in autobus a Candia. I profughi, comprese donne e bambini, provengono, tra gli altri, da Siria, Iraq e Palestina e sono tutti in buone condizioni. Una donna incinta è stata trasferita in ospedale.

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