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Migranti a Claviere, braccio di ferro Italia-Francia: “Decisioni unilaterali non aiutano”

Dopo la vicenda dei respingimenti dei migranti dalla Francia all’Italia a Claviere, il ministro dell’Interno d’oltralpe, Christophe Castaner, ha provato a smorzare i toni della polemica annunciando di voler incontrare Matteo Salvini e gli altri omologhi europei “per discutere della questione. Le decisioni unilaterali non possono farci fare passi avanti”.
A cura di Ida Artiaco
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Continua il braccio di ferro tra Italia e Francia sulla questione migranti e dei respingimenti alla frontiera. Dopo l'annuncio di Matteo Salvini di inviare agenti di polizia per bloccare i profughi rispediti dalla Francia nel Belpaese a Claviere, è arrivata la risposta del ministro dell'Interno d'oltralpe, Christophe Castaner, che ha annunciato a Le Journal du Dimanche di voler "discutere prossimamente con gli omologhi europei, compreso Salvini" della questione migranti. "Non ci può essere soluzione senza cooperazione – ha sottolineato -. Le decisioni unilaterali non possono farci fare passi avanti".

"Oggi, nella maggior parte delle zone di frontiera, la cooperazione con la polizia italiana funziona bene", ha aggiunto il ministro dell'Interno francese provando a smorzare i toni, "non contate su di me per aggiungere polemica a polemica. La cosa più importante è che i nostri rispettivi responsabili della polizia si incontrino per rafforzare il coordinamento". L'ultimo episodio di sconfinamento dei migranti dalla Francia in Italia era stato denunciato lo scorso venerdì 19 ottobre da Matteo Salvini, mostrando un video in cui si vedevano tre profughi africani respinti in territorio italiano. Ma, mentre per la prefettura della regione francese delle Hautes-Alpes, la regione d’Oltralpe al confine con la Valle di Susa, quelle immagini mostrano "una procedura di non ammissione alla frontiera del tutto conforme alla prassi concordata tra la polizia francese e la polizia italiana, nonché al diritto europeo", per il Viminale si tratta dell' "ennesimo abuso".

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