Migliaia di migranti al confine tra Bielorussia e Polonia, ora l’Ue deve trovare una soluzione
La situazione al confine tra Polonia e Bielorussia non si sblocca. Da giorni migliaia di migranti premono alla frontiera per entrare in Europa, sotto il vigile controllo delle truppe di Lukashenko. Ieri è andata in scena una vera e propria battaglia, combattuta – secondo la polizia polacca – con lanci di pietre e bottiglie da parte dei migranti. Gli agenti di frontiera hanno risposto con gli idranti e sparando gas lacrimogeni contro la folla che avrebbe tentato di superare la recinzione. Si tratta di poche migliaia di persone che restano in condizioni umanitarie precarie, accampate al freddo e al gelo in attesa che qualcosa si sblocchi. Secondo le ong ci sono state già almeno dieci vittime. "Dobbiamo prepararci al fatto che la situazione al confine polacco-bielorusso non si risolverà rapidamente – ha avvisato il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak – Dobbiamo prepararci per mesi, spero non per anni". Poi ha rivelato che nuovi tentativi di attraversare la frontiera ci sono stati anche questa notte.
La Polonia, dal canto suo, ha già spiegato chiaramente che non ha nessuna intenzione di cedere. Anzi, ha annunciato che costruirà un muro al confine per bloccare i flussi migratori. Già al momento ci sono delle recinzioni di filo spinato, che in questi giorni le immagini stanno mostrando spesso, ma presto potrebbe essere eretta una barriera fisica in cemento. I fondi con cui la Polonia ha intenzione di costruirlo, però, non è chiaro quali siano. Ieri una nota della Commissione europea ha spiegato che al Paese toccano 114,5 milioni di euro per la "gestione delle frontiere", sul totale dei 6,4 miliardi di euro del bilancio Ue 2021-2027.
La domanda che tutti si pongono, però, è una: la Polonia può utilizzare questi fondi europei per costruire il famoso muro al confine? "I fondi Ue non devono essere usati per costruire i muri", ha ribadito il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. Ma poi ha precisato: "Non vuol dire che le barriere fisiche non devono essere costruite". Insomma, se la Polonia vuole costruire un muro può farlo con i soldi suoi è il messaggio dell'Ue. Intanto, però, bisogna trovare una soluzione per quelle migliaia di persone che stanno morendo di freddo al confine, che hanno la sola colpa di essere tra due fuochi.