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Mette a caricare lo smartphone sul cuscino e la batteria esplode: morta studentessa di 14 anni

Alua Asetkyzy Abzalbek, 14enne di Bastobe, in Kazakhstan, è morta dopo che la batteria del suo smartphone, che aveva messo in carica prima di andare a dormire, è esplosa. Il dispositivo, che aveva lasciato sul cuscino, si è surriscaldato ed è scoppiato, colpendola alla testa. A trovare il corpo senza vita della ragazza sono stati i genitori il mattino seguente: “Ancora non ci crediamo”.
A cura di Ida Artiaco
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Alua Asetkyzy Abzalbek, 14 anni (Facebook).
Alua Asetkyzy Abzalbek, 14 anni (Facebook).

Tragedia in Kazakhstan, dove una studentessa di soli 14 anni, Alua Asetkyzy Abzalbek, è morta in seguito all'esplosione della batteria del suo smartphone, che aveva messo in carica prima di andare a dormire. Come riporta la stampa internazionale, la ragazza si trovava nella sua casa nel villaggio di Bastobe, quando si è verificato l'incidente: aveva lasciato il dispositivo sul suo cuscino e si era a messa a letto ascoltando della musica quando la batteria è letteralmente scoppiata. A scoprirne il corpo senza vita sono stati i genitori il mattino seguente: secondo la polizia, giunta sul luogo insieme ai paramedici, che ne hanno solo potuto confermare la morte, Alua sarebbe deceduta sul colpo in seguito alle lesioni riportate alla testa, così come confermato dalle analisi a cui è stata sottoposta.

Sotto accusa lo smartphone, di cui non è stata resa nota la marca, che sarebbe scoppiato dopo essersi surriscaldato durante la notte mentre era in carica. "Si è trattato di un tragico incidente", hanno commentato le forze dell'ordine che si stanno occupando del caso. Sotto choc la famiglia e gli amici della studentessa 14enne. Una di loro, Ayazhan, ha pubblicato sui social un lungo messaggio dedicato alla ragazza: "Non riesco ancora a crederci. Sei stata la migliore. Siamo state insieme fin dall'infanzia ed ora è così difficile per me senza di te. Mi manchi tanto. Mi hai lasciato per sempre". Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere: a marzo del 2018 una ragazza indiana di 18 anni, Uma Oram, è morta dopo che la batteria del suo smartphone, che aveva messo in carica, le è esploso in faccia. Pochi mesi dopo la stessa sorte è toccata ad un uomo d'affari malese di 45 anni, anche lui deceduto dopo aver lasciato il cellulare in carica sotto il suo cuscino: il dispositivo si è surriscaldato ed è scoppiato.

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