“Metalli pesanti nel cibo”: avvelenata Marianna Budanova, moglie del capo degli 007 dell’Ucraina
È stata avvelenata con metalli pesanti nel cibo Marianna Budanova, seconda moglie di Kyrylo Budanov, capo dell'Intelligence ucraina (GUR). La 30enne è sopravvissuta ed è al momento ricoverata, secondo fonti di sicurezza citate da Ukrainska Pravda.
Come hanno riferito le stesse fonti, la moglie di Budanov è stata "molto probabilmente avvelenata dal cibo" ed avrebbe subito manifestato i primi sintomi, cosa che le ha permesso di essere salvata grazie al tempestivo intervento medico. Budanova ha ricevuto le cure necessarie e rimarrà sotto osservazione per le prossime settimane.
"Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari. La loro presenza può indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica", hanno inoltre aggiunto le fonti, sottolineando che informazioni più precise non ci sono perché le indagini sono ancora in corso.
A sua volta il marito di Marianna, Kyrylo Budanov, era sopravvissuto a oltre 10 tentativi di assassinio. In una precedente intervista a Radio Svoboda (Liberty) Budanov aveva dichiarato che sua moglie vive con lui nel suo ufficio e che la coppia è insieme 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per motivi di sicurezza.
Marianna, sposata da dieci anni con il numero uno degli 007 di Kiev, insegna presso il Dipartimento di Psicologia Legale dell’Accademia Nazionale degli Affari Interni. Nel 2020 si è candidata come deputata del partito Udar di Vitaliy Klitschko, sindaco della capitale ucraina e nel 2021 è stata suo consigliere per la lotta alla corruzione.
A quanto pare, però, Marianna Budanova non sarebbe l'unica ad essere stata avvelenata nelle sorse ore. Il portavoce dell’intelligence della Difesa ucraina, Andriy Yusov, ha affermato che diversi altri membri dell’intelligence di Kiev sono stati avvelenati con metalli pesanti, aumentando le speculazioni secondo cui la Russia starebbe intensificando gli sforzi per prendere di mira la leadership ucraina, come ha scritto il New York Times. D'altronde, Mosca, ha precisato il quotidiano statunitense, ha una lunga storia di uso del veleno come strumento per vendicarsi ed eliminare i presunti nemici.