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Messico, video mostra soldati che giustiziano in strada i presunti membri di un cartello narcos

Il presidente messicano Obrador: “A quanto pare c’è stata un’esecuzione, che non può essere consentita. Non siamo gli stessi che governavano prima. Quindi, quando c’è un abuso, quando c’è un eccesso, quando si violano i diritti umani, i responsabili devono essere puniti”.
A cura di Davide Falcioni
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"Un'esecuzione sommaria". Così il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha descritto il comportamento adottato da alcuni soldati che, dopo aver fermato un'auto di presunti trafficanti di droga, ha costretto gli occupanti a uscire dalla vettura e li ha uccisi a colpi di arma da fuoco.

La scena è stata ripresa da un video che circola sui canali social e che ha determinato l'apertura di un'inchiesta: in attesa che venga fatta piena luce sull'accaduto tuttavia il leader messicano ha usato parole durissime: "A quanto pare c'è stata un'esecuzione, che non può essere consentita. Non siamo gli stessi che governavano prima. Quindi, quando c'è un abuso, quando c'è un eccesso, quando si violano i diritti umani, i responsabili devono essere puniti. E il processo per approfondire le indagini è già iniziato", ha detto Lopez Obrador durante una conferenza stampa che si è tenuta ieri, aggiungendo che "non copriremo i responsabili perché non tolleriamo la violazione dei diritti umani".

Il presidente messicano Obrador
Il presidente messicano Obrador

L'inchiesta che rischia di inchiodare i militari messicani è partita da un filmato lungo poco più di mezz'ora che mostra un'auto nera percorrere una strada non asfaltata e schiantarsi contro un muro di recinzione; meno di un minuto dopo sul posto arrivano dei soldati vestiti di nero che trascinano fuori dalla vettura gli occupanti per poi prenderli a calci e pugni. Nei minuti successivi si può vedere quello che sembra un conflitto a fuoco e poi alcuni corpi riversi a terra, presumibilmente di alcune persone che si trovavano nella vettura. Sarebbero loro le vittime dell'esecuzione sommaria di cui ha parlato il presidente messicano, e si presume siano state uccise nonostante fossero ormai disarmate e inoffensive.

In una nota l'esercito messicano ha tentato di difendersi spiegando che la vettura era fuggita a un posto di blocco e che trasportava i membri di un cartello di narcotrafficanti.

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