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Messico, trovate a Iguala 60 fosse comuni con 129 corpi

Lo ha reso noto il ministero della giustizia messicano: nell’ambito dell’inchiesta sui 43 studenti scomparsi le autorità hanno rinvenuto almeno 60 fosse comuni nel sud del Paese.
A cura di Susanna Picone
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Almeno 60 fosse comuni sono state rinvenute dalle autorità nei pressi della città di Iguala, nello stato meridionale di Guerrero, in Messico. A diffondere la notizia del ritrovamento di fosse e cadaveri nel sud del Paese (Iguala si trova 200 chilometri a sud di Città del Messico) è stato il ministero della giustizia messicano secondo il quale il ritrovamento è avvenuto durante l'indagine avviata sui 43 studenti scomparsi, probabilmente uccisi e poi bruciati nel 2014. L’ufficio del procuratore generale messicano ha aggiunto che dalle tombe sono stati recuperati i resti di 129 corpi (tra cui ci sarebbero 112 uomini e 20 donne). Un numero che però secondo il ministero potrebbe ancora aumentare.

La vicenda degli studenti scomparsi – Lo scorso autunno in Messico erano state ritrovate ossa e ceneri degli studenti scomparsi il 26 settembre 2014 da Iguala. In quella occasione il procuratore aveva parlato di tre sicari che avrebbero confessato di averli uccisi e poi di aver bruciato i corpi su mandato del sindaco della città (poi arrestato). Alcuni studenti sarebbero stati ancora ancora vivi quando è stato dato loro fuoco. I resti dei corpi sono stati poi buttati in dei sacchi nel vicino fiume San Juan, dove sono stati ritrovate da sommozzatori della polizia. I familiari delle vittime non credono però alla verità raccontata dal procuratore.

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