Messico, sterminata famiglia a colpi di fucile. Tra loro anche minorenni

Ennesimo, cruento omicidio in Messico. Un'intera famiglia è stata sterminata a Tepecoacuilco de Trujano, nei pressi di Iguala, cittadina dello stato di Guerrero, situato nella parte sud-occidentale del paese sudamericano. Le vittime sono in tutto sette, tra cui due minorenni, di cui uno di soli sei anni, tre donne e due uomini, uccisi con colpi d'arma da fuoco. A riferirlo è stata l'agenzia di pubblica sicurezza locale. Secondo una prima ricostruzione, i killer hanno fatto irruzione all'alba nella casa dove abitava la famiglia di povere origini uccisa dalla furia degli assalitori. I vicini hanno udito diversi spari ma non hanno allertato la polizia per paura di ripercussioni. Come riporta il quotidiano locale El Sur, con sede ad Acapulco, altre quattro persone, tutti di età compresa tra i due e i dieci anni sarebbero riusciti a fuggire, rifugiandosi in una casa vicina.

I primi rapporti della polizia indicano che gli aggressori sono arrivati nella casa dei nonni, uccidendo con fucili di grosso calibro la coppia sulla sessantina e la nipote di soli 6 anni che era con loro. Poi si sono diretti verso l'abitazione contigua del loro figlio, un uomo di 35 anni, facendo fuori lui e la moglie di 27 anni, insieme ai loro figli. Ancora non sono chiare le cause della strage, su cui continuano a indagare le forze dell'ordine.

Giugno è stato il secondo mese più violento dell'ultimo anno a Guerrero, stato del Messico in cui le lotte tra cartelli di narcotrafficanti fanno registrare un numero crescente di vittime. Nel solo 2016 sono state uccise 195 persone, 54 in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In tutto il Paese nella prima metà dell'anno ci sono stati 1.052 omicidi, contro i 943 dello stesso periodo del 2015, dando vita ad una vera e propria emergenza sociale. Nel 2014 proprio a Iguala scomparvero nel nulla 43 studenti messicani, caso che fece scoppiare numerose polemiche intorno al governo nazionale.