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Messico: il Subcomandante Marcos abbandona la guida dell’EZLN

Lo storico leader zapatista – alla guida dell’organizzazione marxista EZLN – ha annunciato: “Esiste ormai una generazione che può guardarci in faccia e ascoltarci e parlarci senza attendersi né una guida, né una leadership”.
A cura di Davide Falcioni
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Il Subcomandante Marcos, un'icona della sinistra, storico leader dell'EZLN, ha annunciato le sue dimissioni da capo dell'organizzazione di guerriglieri messicani: "Dichiaro – ha detto – che colui che è conosciuto come subcomandante ribelle Marcos non esiste più, la voce dell'Esercito Nazionale Zapatista di liberazione (Ezln) non sarà più la mia voce". Stando a quanto reso noto l'abbandono di Marcos non è dovuto a problemi di salute né a faide interne, bensì a una generale riorganizzazione politica del movimento. "Pensiamo che sia necessario che uno di noi muoia perché Galeano viva, e così abbiamo deciso che Marcos deve morire oggi", ha detto Marcos in occasione di una commemorazione in onore di José Luis Lopez Solis, detto Galeano, militante del Ezln morto lo scorso 2 maggio in uno scontro armato. Il leader sudamericano ha aggiunto: "Se mi permettete di definire Marcos, il personaggio, allora direi senza esitazioni che è stato un travestimento pubblicitario".

Marcos, inoltre, ha affermato che "esiste ormai una generazione che può guardarci in faccia e ascoltarci e parlarci senza attendersi né una guida, né una leadership, che non pretende né di sottomettersi né di seguire un capo" e dunque "Marcos, il personaggio, non è più necessario".

Il Subcomandante Marcos – il cui vero nome è Rafael Sebastian Guillén – ha 56 anni ed è stato per circa vent'anni il leader dell'EZLN, organizzazione armata che dal 1994 lotta accanto ai contadini del Chiapas, la regione più povera del Messico. Il primo gennaio di 20 anni fa si schierò accanto agli indigeni contro gli accordi tra il governo centrale, gli Stati Uniti e il Canada, e più in generale contro il capitalismo e la globalizzazione. Ben presto la sua figura – nota per il berretto da guerrigliero, il passamontagna e la pipa – è diventata un punto di riferimento per i movimenti rivoluzionari di tutto il mondo. Marcos ha costruito, anche attraverso libri e poesie, la sua figura di guerrigliero, alla stregua di un nuovo Che Guevara.

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