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Messico, genitori vendono la figlia appena nata: “Dovevamo pagare l’ospedale”

Il caso arriva da Ciudad Juárez. Édgar Iván e Norma, entrambi 21enni, devono rispondere di gravissime accuse. A denunciarli è stata la nonna della piccola.
A cura di Biagio Chiariello
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Così poveri da essere costretti a vendere il loro neonato per pagare il conto delle spese mediche dell’ospedale. Una coppia messicana, Édgar Iván e Norma, entrambi 21enni, di Ciudad Juárez, sono stati arrestati con l’accusa di aver letteralmente ceduto la loro bambina a una conoscente per 6500 pesos, poco più di 300 euro. A denunciarli alle autorità è stata la nonna della piccola che si rivolta alle autorità locali, scioccata per l’atteggiamento dei due genitori: quando i due sono tornati a casa senza la bimba e ha capito quanto era accaduto, si è immediatamente rivolta alla Segreteria di Sicurezza Pubblica del Messico.

In un primo momento i neo-genitori avevano raccontato alla nonna che il neonato doveva restare ancora in ospedale per problemi di salute. Ma col passare dei giorni, l’anziana è diventata sempre più sospettosa e alla fine la coppia, messa sotto torchio dall’insistenza della donna, è stata costretta ad ammettere le proprie responsabilità: il primo a cedere è stato il genero che ha ammesso che il piccolo era stato venduto per pagare l’ospedale. La coppia, che ha già altri tre figli, ora deve rispondere delle accuse di traffico di minore. Non è ancora chiaro il futuro degli altri tre figli della coppia, di 1, 2, e 3 anni. Allo stesso tempo, non è stata rivelata l’identità della donna a cui è stata venduta la bambina e né tantomeno se incorrerà in qualche tipo di azione legale.

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