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Messico flagellato dalle tempeste: 80 morti, 58 dispersi

Una tempesta tropicale sul versante pacifico e un uragano su quello atlantico. È caos in Messico dove è salito ad 80 il numero delle vittime del maltempo. Un numero che potrebbe salire alla luce dei numerosi dispersi.
A cura di Biagio Chiariello
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Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime in Messico a causa dell‘ondata di maltempo che si è abbattuta sul Paese: la tempesta tropicale Manuel che si trasformando in uragano ha già fatto 80 morti e 58 dispersi, secondo i dati della protezione civile messicana. Almeno 300mila persone hanno perso tutto e in molte aree scarseggiano i generi di prima necessità. Il bilancio è peraltro ancora provvisorio, hanno sottolineato i funzionari messicani, dal momento che il fenomeno ha colpito una decina di stati del Paese, in particolare quello di Guerrero, dove si trova Acapulco, la località turistica più nota della costa pacifica.  Di fatto, Acapulco è isolata: chiuso l’aeroporto civile, così come l’autostrada a causa delle frane, mentre il porto è invaso dall'acqua. Inoltre, una nuova perturbazione in arrivo dai Caraibi minaccia di aggravare la situazione. "Il Presidente della Repubblica (Enrique Peña Nieto, ndr) ha detto che sarebbero venuti, casa per casa – ricorda Patricia Alcaraz, una residente di Acapulco – per valutare tutti i danni che abbiamo subito ed aiutarci in qualche modo. Ma fino ad ora non abbiamo visto nessuno. Nulla”. Il maltempo non ha risparmiato neanche la località di La Pintada, nel sud del Messico, dove  si segnalano ”58 persone disperse senza che si possa precisare se si trovino malaguratamente sotto il fango provocato dalla frana”, ha detto il presidente messicano.

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