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Messico, esplode mercato di fuochi d’artificio. Almeno 31 morti e 70 feriti

La tragedia a Tultepec, presso un mercato in cui vengono venduti fuochi d’artificio.
A cura di Davide Falcioni
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E' di almeno 31 morti e 72 feriti il bilancio dell'esplosione presso un mercato di fuochi d'artificio a Tultepec, cittadina distante 40 chilomeri da Città del Messico. Le fiamme provocate dalle esplosioni hanno sprigionato una nube di fumo alta due chilometri. Per ora non si conoscono le cause delle esplosioni, sulle quali sta indagando la Procura, ma secondo fonti locali nel luogo dell'incidente erano stipate almeno 300 tonnellate di giochi pirici, in gran parte andati distrutti.

Tra le 72 persone ferite dieci sarebbero minorenni e 25 donne. Secondo le autorità messicane tre dei bambini ricoverati hanno riportato bruciature nel 70% del corpo, ed alcuni di loro verserebbero in gravissime condizioni. Il mercato di Santiaguito è celebre in tutta la regione per i fuochi d’artificio e sarebbe stato proprio il materiale pirotecnico a causare la strage. Quello che è avvenuto intorno alle 15 locali potrebbe essere dunque un tragico incidente, ma non si escludono altre cause.

Luis Felipe Puente, responsabile nazionale della Protezione Civile, attraverso il suo account Twitter ha fatto sapere che il personale d’emergenza sta ancora lavorando sul luogo dell’incidente, chiedendo agli abitanti della zona di agevolare il passaggio delle vetture dei soccorritori.

I fuochi d'artificio sono comunemente venduti soprattutto durante le festività natalizie e quello di Tultepec era noto per essere uno dei luoghi di riferimento per gli appassionati. Recentemente un funzionario del governo locale, responsabile proprio del settore pirotecnico, aveva definito gli artigiani del mercato tra i più abili di tutto il paese e spiegato che le bancarelle erano tra le più "sicure di tutta l'America Latina", poiché progettate con criteri che avrebbero dovuto scongiurare un eventuale effetto a catena in caso di incidente. Così non è stato, evidentemente,

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