Medvedev dice che l’Ue potrebbe scomparire prima che l’Ucraina entri a farne parte
L'Ucraina non sarà ammessa nell'Unione europea "prima della metà del secolo", ma "se l'Ue scomparisse, prima di quel momento?". L'ex presidente russo e attualmente vice presidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev, torna a minacciare l'Occidente su Telegram. A pochi giorni dal parere favorevole della Commissione europea sulla concessione dello status di candidato Ue all'Ucraina, Medvedev sottolinea come ci vorrà ancora moltissimo tempo prima che il processo arrivi al punto d'arrivo. E afferma: "E se l'Ue a quel punto fosse scomparsa? Fa paura pensare che scandalo sarà, perché quanti sacrifici sono stati fatti sull'altare dell'adesione all'Ue e quale inganno delle aspettative degli sfortunati ucraini?". E ancora: "Gli ucraini saranno sotto verifica per decenni. Pertanto, la vera scadenza è la metà del secolo. Non prima", ribadisce.
Pochi giorni fa, inoltre, l'ex presidente russo aveva insultato i leader europei, i capi di Stato e di governo di Francia, Italia e Germania, in visita a Kiev: "Gli appassionati europei di rane, wurstel e spaghetti amano visitare Kiev. Senza alcun senso. Hanno promesso l'adesione all'Ue e vecchi obici all'Ucraina, si sono ubriacati di gorilka e sono tornati a casa in treno, come 100 anni fa. Va tutto bene. Ma non porterà l'Ucraina più vicino alla pace. Il tempo stringe", aveva scritto su Twitter.
Intanto continuano le ostilità. Il segretario generale della Nato ha avvertito che la guerra potrebbe durare anche per anni. "Dobbiamo essere preparati affinché ciò duri per anni. Non dobbiamo esitare a sostenere l'Ucraina, anche se i costi sono elevati, non solo in termini di supporto militare, ma anche a causa dell'aumento del prezzo di energia e alimenti", ha dichiarato Jens Stoltenberg. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, da parte sua, ha messo in chiaro: "Non cederemo il Sud a nessuno, riconquisteremo tutto ciò che ci appartiene e il mare sarà ucraino e sicuro".