Medvedev contro l’Ucraina dopo l’attacco a Kursk: “Ora truppe russe avanzino fino a Kiev e oltre”
Dopo che l'attacco ucraino è riuscito a colpire la regione di Kursk, in Russia, Mosca si prepara a rispondere. Per l'ex leader russo Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza, le truppe russe devono ora "cambiare obiettivo".
"Da questo momento – ha scritto su Telegram – l'operazione militare speciale dovrebbe acquisire un carattere dichiaratamente extraterritoriale. Non è più solo un'operazione per restituire i nostri territori ufficiali e punire i nazisti. È possibile e necessario recarsi nelle terre dell'Ucraina ancora esistente, a Odessa, Kharkiv e Dnepropetrovsk così come a Kiev. Non dovrebbero esserci restrizioni nei confronti di determinati confini riconosciuti dal Reich ucraino".
Secondo Medvedev, l'attacco ucraino alla regione di Kursk dovrebbe spingere le truppe di Mosca ad attaccare oltre i territori oggetto del contendere, arrivando a Kiev e oltre. Per le autorità russe, l'attacco alla regione confinante con l'oblast ucraino di Sumy ha causato la morte di 5 persone e oltre 20 feriti.
Per il presidente russo Vladimir Putin, il blitz ucraino con soldati e tank sarebbe una "provocazione su larga scala". Il leader del Cremlino ha avuto una conversazione notturna con il governatore della regione di Kursk che ha fatto sapere di aver già dato disposizione a tutte le agenzie governativi competenti di "fornire la necessaria assistenza ai residenti".
Le autorità ucraine hanno disposto l'evacuazione di 6.000 persone dalle aree vicine a scopo precauzionale dopo l'attacco dell'esercito di Kiev alla regione frontaliera di Kursk. Per il momento, però, nessuno ha commentato quanto sostenuto dal Cremlino sul numero di morti e feriti. Questo sarebbe il primo grande attacco riuscito delle forze ucraine in un territorio russo e dopo mesi di difficoltà a mantenere il controllo dell'est del Paese.