Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Raid israeliano su Beirut uccide portavoce di Hezbollah Mohammed Afif

L’uccisone di Afif è sicuramente un altro duro colpo per il gruppo armato libanese. L’uomo infatti era il volto pubblico di Hezbollah e aveva anche presieduto la conferenza stampa dopo l’uccisione del leader Hassan Nasrallah da parte di Israele.
A cura di Antonio Palma
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Un raid aereo israeliano contro un edificio in un quartiere densamente popolato di Beirut ha ucciso il responsabile delle relazioni con i media di Hezbollah, Mohammed Afif. Lo hanno riferito fonti della sicurezza e sanitarie libanesi. Secondo i funzionari locali, domenica l'edificio in cui si trovava Afif sarebbe stato preso di mira senza preavviso e completamente distrutto.

L'attacco ha colpito la sede centrale del Partito Nazionalista Sociale Siriano a Beirut, nel quartiere densamente popolato di Ras al-Nabaa, dove in quel momento si trovava Afif. Secondo fonti locali, diverse persone sono rimaste sotto le macerie dell’edificio e si registrano diversi feriti estratti e ricoverati. Secondo le autorità del posto, Israele non avrebbe dato nessun ordine di sgombero dell’area come accaduto invece in altri casi, anche recenti.

Sui social dell’Idf usati per simili scopi infatti non vi è nessun avvertimento per la popolazione. Secondo alcune notizie di stampa locale, però, uno degli inquilini di un edificio vicino aveva ricevuto una chiamata di avvertimento che sollecitava l'evacuazione, ma la chiamata non sarebbe stata presa sul serio.

L’uccisione di Afif è sicuramente un altro duro colpo per il gruppo armato libanese. L’uomo infatti era il volto pubblico di Hezbollah e aveva anche presieduto la conferenza stampa dopo l'uccisione del leader Hassan Nasrallah a settembre. Afif ha diretto per diversi anni la stazione televisiva Al-Manar di Hezbollah prima di assumere la carica di responsabile delle relazioni con i media del gruppo armato.

Nelle ultime settimane si aggirava in Libano tenendo conferenze stampa tra le macerie causate dai bombardamenti israeliani. L’ultima apparizione pubblica in settimana quando aveva affermato che le truppe israeliane non erano state in grado di occupare alcun territorio in Libano e che Hezbollah aveva abbastanza armi e rifornimenti per combattere una lunga guerra. Il suo omicidio è l'ultimo di una serie di omicidi di importanti leader di Hezbollah da parte delle forze armare israeliane.

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