Medio Oriente, tensione resta alta per imminente attacco dell’Iran. Usa e alleati: “Evitare escalation”
La tensione in Medio Oriente resta altissima. Gli Stati Uniti hanno messo in guardia Israele parlando di un attacco iraniano "significativo" che potrebbe avvenire questa settimana, unendosi a diversi Paesi europei nel chiedere a Teheran di "rinunciarvi".
Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha fatto sapere che il Paese ha il "diritto di rispondere" a qualsiasi aggressione nei suoi confronti, durante una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che lo ha esortato a evitare un'escalation.
È atteso per oggi, martedì 13 agosto, l'arrivo del segretario di Stato Usa Antony Blinken in Medio Oriente, tra le tappe del viaggio dovrebbero esserci Qatar, Egitto e Israele. A riportare la notizia è Axios che cita alcune fonti, secondo le quali il viaggio non è comunque stato fissato in via definitiva perché anche Blinken sta aspettando di vedere se l'Iran attaccherà o meno.
Usa temono da Iran ‘una serie di attacchi consequenziali'
In questo momento anche gli Stati Uniti temono un imminente attacco da parte dell'Iran e dei gruppi alleati di Teheran nella regione, ha riferito John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense.
"Siamo preoccupati che l'Iran possa attaccare nei prossimi giorni, e per questo il Pentagono ha fatto alcuni cambiamenti nella nostra postura militare nell'area", ha detto Kirby.
Washington, che negli ultimi giorni ha intensificato la sua presenza militare sul territorio, ha previsto per i prossimi giorni "una serie di attacchi consequenziali", che potrebbero arrivare , da parte dell'Iran e di gruppi armati alleati come Hezbollah in Libano.
Attacco potrebbe avere conseguenze anche su negoziati per cessate il fuoco a Gaza
L'argomento è stato sollevato durante la telefonata tra il presidente Joe Biden e i leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito. In seguito, in una dichiarazione congiunta, tutti hanno invitato l'Iran a "rinunciare" a un attacco che avrebbe "gravi conseguenze" per la sicurezza regionale.
La Casa Bianca ha riconosciuto l'eventuale attacco iraniano "potrebbe certamente avere un impatto sulle discussioni" previste per giovedì 15 agosto sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e sul rilascio degli ostaggi.
"Siamo profondamente preoccupati per l'acuirsi delle tensioni nella regione e uniti nell'impegno per la de-escalation", si legge nella dichiarazione: "Invitiamo l'Iran e alleati ad astenersi da attacchi che farebbero salire le tensioni mettendo a repentaglio l'opportunità di un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi".
"L'Iran non cederà mai alle pressioni, alle sanzioni e alla coercizione, ma ritiene di avere il diritto di rispondere agli aggressori in conformità con gli standard internazionali", ha replicato il presidente iraniano, in una dichiarazione pubblicata dall'agenzia ufficiale Irna a seguito di una conversazione telefonica con il leader tedesco.
Ucciso da Idf un comandante delle Brigate Al-Qassam in Cisgiordania
Il ministero della Salute palestinese ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un palestinese nella Cisgiordania occupata nella giornata di ieri, lunedì 12 agosto, mentre l'esercito israeliano ha riferito di aver "neutralizzato" un aggressore che aveva sparato a un civile israeliano.
Il ministero con sede a Ramallah ha affermato in una dichiarazione che il diciottenne Tariq Ziad Abdul Rahim Daoud è stato ucciso "dai proiettili delle forze di occupazione vicino alla città di Azzun, a est di Qalqilya" nella Cisgiordania settentrionale.
L'esercito israeliano ha affermato che il presunto aggressore aveva "sparato a un civile israeliano che si trovava nella città" di Qalqilya, nonostante Israele proibisca agli israeliani di visitare le aree edificate palestinesi. Il civile israeliano è rimasto ferito insieme ad altri due palestinesi, ha affermato l'esercito.
"L'Idf (l'esercito israeliano) ha condotto un inseguimento del terrorista e lo ha neutralizzato nei pressi di Qalqilya", ha aggiunto. L'ala politica di Hamas ha poi rilasciato una dichiarazione in lutto per la morte di "Tariq Daoud, comandante delle Brigate Al-Qassam nel governatorato di Qalqilya, ucciso in un vile assassinio" da parte delle forze israeliane ad Azzun.