Medio Oriente, ok Hezbollah a proposta Usa di cessate il fuoco. Raid israeliano su Gaza: “Morti anche bimbi”
Hezbollah avrebbe dato risposta positiva all'accordo di cessate il fuoco con Israele presentato dagli Usa, ma i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. È quanto riferisce oggi il corrispondente di Axios dagli Usa dopo che la tv libanese Lbci ha detto che il Libano ha informato l'amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua con Israele.
La notizia ha cominciato a circolare domenica sera. Sebbene non vi sia stato alcun accordo esplicito sulla bozza consegnata da Washington a Beirut la scorsa settimana, il gruppo islamista ha fornito "indicazioni positive" di essere pronto per un accordo, secondo fonti coinvolte nei colloqui. Amos Hochstein, collaboratore statunitense del presidente Joe Biden, è pronto a recarsi a Beirut in base alla risposta ufficiale del Libano nei prossimi giorni, anzi secondo alcuni potrebbe arrivare nella Capitale libanese già domani. Anche il media Voice of Lebanon ha riportato la visita, citando il deputato libanese Kassem Hashem.
Il presidente del Parlamento Nabih Berri, stretto alleato del gruppo militante sciita, sta negoziando per conto del governo libanese e di Hezbollah. Il suo team ha detto che sta ancora studiando la proposta e che trasmetterà oggi le dichiarazioni ufficiali di Hezbollah. Nel frattempo, undici persone sono state uccise e altre 48 ferite negli attacchi israeliani di ieri nella regione di Tiro, nel sud del Libano, dove Hezbollah è fortemente radicato, ha annunciato il Ministero della Sanità locale.
Ieri il portavoce principale del gruppo, Mohammed Afif, è stato ucciso da un attacco aereo su Beirut che ha colpito gli uffici del partito Ba'ath a Ras al-Nabaa. Ha gestito la rete televisiva Al Manar gestita da Hezbollah prima di assumere la carica di capo delle relazioni con i media del gruppo militante islamista. Dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah il 28 settembre scorso, Afif era diventato uno dei funzionari più importanti del gruppo.
Intanto, continuano i raid israeliani anche su Gaza. Diverse persone nelle scorse sono rimaste uccise, fra le quali anche alcuni bambini, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche locali, ma non precisa il numero delle vittime. A Khan Younis, nel sud della Striscia, le forze israeliane hanno bombardato una tenda che ospitava dei profughi, uccidendo quattro persone della stessa famiglia, fra cui due bambini, nella zona di Al-Mawasi. Colpite dagli attacchi anche la zona di Beit Lahia, nel nord, oltre ad alcune zone del centro della striscia e anche Rafah, a sud, a ridosso del confine egiziano.