Medio Oriente, la guerra si espande. Il Pakistan lancia missili sull’Iran, morti 4 bambini e 3 donne

Diverse esplosioni si sono verificate nella provincia sudorientale iraniana del Sistan-e-Baluchistan. L’attacco è stato rivendicato dal Pakistan in risposta ai raid iraniani di due giorni fa.
A cura di Davide Falcioni
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Danni provocati dai missili iraniani a Irbil, Iraq
Danni provocati dai missili iraniani a Irbil, Iraq

A due giorni dai raid missilistici iraniani contro obiettivi "terroristici" su territorio pakistano, nel corso della notte è arrivata la risposta armata di Islamabad. Diverse esplosioni si sono verificate nella provincia sudorientale iraniana del Sistan-e-Baluchistan, al confine con il Pakistan. Lo conferma l'agenzia di stampa iraniana Irna, mentre l'agenzia AFP cita una fonte di intelligence pakistana che conferma gli attacchi su territorio iraniano: “Posso confermare che abbiamo condotto attacchi contro gruppi di miliziani anti-pakistani all'interno dell'Iran”, ha dichiarato la fonte, aggiungendo che seguirà una dichiarazione ufficiale da parte del governo.

Intanto il Ministero degli Affari Esteri pakistano ha rivendicato gli attacchi in un comunicato e ha affermato che "numerosi terroristi sono stati uccisi durante l'operazione di intelligence". "Questa azione è una manifestazione della ferma determinazione del Pakistan nel proteggere e difendere la propria sicurezza nazionale da tutte le minacce", ha affermato Islamabad, assicurando che intende "rispettare pienamente" la "sovranità e l'integrità territoriale" dell'Iran e che "l'unico obiettivo dell'atto di oggi era il perseguimento della sicurezza e dell'interesse nazionale del Pakistan, che è fondamentale e non può essere compromesso".

Il bilancio del raid è di almeno tre donne e quattro bambini uccisi. I filmati diffusi sui social media mostrano infatti una serie di edifici danneggiati nell’attacco. Alcune persone sono ancora sotto le macerie.

L'azione militare del Pakistan è la risposta a un raid iraniano che due giorni fa ha ucciso due bambini. Il governo di Teheran  aveva rivendicato l'attacco  sostenendo che l'operazione aveva preso di mira il gruppo ribelle Jaish al-Adl, considerato un'organizzazione terroristica.

Costituito nel 2012, Jaish al-Adl è inserito dall'Iran nella lista nera dei gruppi terroristici e negli ultimi anni ha compiuto diversi attacchi in territorio iraniano. "Nessuno dei cittadini dell'amichevole e fraterno Paese del Pakistan è stato preso di mira da missili e droni iraniani", ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amir-Abdollahian, a margine del World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Il governo iraniano ha poi fatto sapere che Amir-Abdollahian ha parlato con il suo omologo pakistano Jalil Abbas Jilani, sottolineando che "la sovranità e l'integrità territoriale del Pakistan sono fonte di grande preoccupazione".

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