Hamas consegna i corpi di 4 ostaggi alla Croce Rossa, Israele rilascia 620 detenuti palestinesi

Nel giorno del lutto e della rabbia per i funerali di Shiri Bibas e dei suoi due figlioletti, si sono registrati nuovi sviluppi sul piano diplomatico tra Hamas e Israele. Nella tarda serata di ieri, mercoledì 26 febbraio, il gruppo islamista ha restituito i corpi di quattro ostaggi israeliani deceduti durante la prigionia. Lo scrive il Times of Israel. In cambio, Tel Aviv procederà alla scarcerazione dei 620 detenuti palestinesi la cui liberazione era già prevista per sabato scorso: tra questi, 151 avevano ricevuto condanne all'ergastolo o pene molto severe.
Rispetto a quanto accaduto in passato, non c'è stato il consueto show sul palco allestito dai miliziani di Hamas. L'organizzazione militare ha restituito le salme al personale della Croce Rossa in un luogo isolato adiacente a un cimitero. All'interno delle bare ci sarebbero i corpi di Tsahi Idan, Ohad Yahalomi, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzur. Dopo l'identificazione forense delle autorità israeliane, è avvenuta la liberazione dei detenuti palestinesi dal carcere israeliano di Ofer, in Cisgiordania. Ora si trovano nella città di Beitunia, vicino a Ramallah. Lo riferisce l'emittente qatariota Al Jazeera.
Hamas intanto ha dichiarato che Israele non ha "altra scelta che avviare i negoziati" su una seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. "Abbiamo imposto la sincronizzazione del processo di consegna dei corpi dei prigionieri nemici con il rilascio dei nostri eroici prigionieri" ha affermato il gruppo palestinese in una dichiarazione su Telegram, aggiungendo: "Non ha altra scelta che avviare i negoziati per la seconda fase".
Nel frattempo Le IDF hanno colpito diverse postazioni di lancio nella zona di Khan Yunis, nel sud di Gaza, da cui è stato lanciato un razzo, poi caduto all'interno della Striscia.