Medico racconta: “In ospedale molti no vax. Prima di essere intubati implorano di essere vaccinati”
Anche gli Stati Uniti, come sta accadendo in tutta Europa, sono alle prese con una recrudescenza dei contagi. Nelle ultime due settimane infatti i casi di coronavirus sono triplicati a causa della diffusione della variante Delta: lo indicano i dati della Johns Hopkins University. La media giornaliera è salita dai 13.700 nuovi contagi del 6 luglio agli oltre 37.000 nuovi casi del 20 luglio. Secondo i dati del New York Times in 14 giorni c'è stato un balzo del 195%, con un aumento del 42% dei decessi che il 20 luglio sono stati 248. Aumentate anche del 49% le ospedalizzazioni mentre i test sono diminuiti del 13% e le vaccinazioni hanno subito una brusca frenata.
È dunque in un quadro di nuovo difficile che stanno operando i medici statunitensi. Una di queste, in particolare, ha raccontato in un post pubblicato su Facebook e diventato virale la sua esperienza con i tanti pazienti non vaccinati che ora – poco prima di essere intubati – la implorano di somministrargli il vaccino. Brytney Cobia, dottoressa dell'Alabama, ha spiegato che negli ultimi tempi stanno aumentando i ricoveri dei giovani, molti dei quali prima di contrarre la Covid erano perfettamente sani. "Una delle ultime cose che fanno prima di essere intubati è pregarmi di fargli il vaccino. Io tengo loro la mano e gli spiego che ormai è troppo tardi. Pochi giorni dopo, quando stanno per morire, chiamo i loro familiari e gli spiego che il miglior modo per onorare il loro caro è farsi vaccinare e incoraggiare tutti coloro che conoscono a fare lo stesso".
Il post della dottoressa è stato condiviso migliaia di volte e continua: "I parenti delle vittime piangono, mi dicono che non lo sapevano e che credevano che fosse tutta una bufala, una trovata politica. Credevano di il loro gruppo sanguigno o il colore della loro pelle non li avrebbe fatti ammalare, erano convinti che fosse solo un'influenza. Si sbagliavano. Ora vorrebbero tornare indietro, ma capiscono che non possono e spesso corrono a farsi vaccinare".