Matrimoni Gay, Obama: Marriage Act incostituzionale
Incostituzionale: questo il giudizio che Barack Obama, alle prese con la crisi libica, ha espresso sul DOMA. Il DOMA, acronimo di Defense of Marriage Act, è una legge federale degli Stati Uniti approvata con una larga maggioranza nel 1996 che considera valido il matrimonio soltanto tra persone di sesso opposto, vietando di fatto i matrimoni omosessuali. La legge, inoltre, prevede che nessuno Stato appartenente agli Stati di Uniti sia obbligato a considerare legittimo un matrimonio in cui le parti coinvolte siano diverse da un uomo e una donna.
Dopo l’impugnazione da parte di un giudice federale, che definì la legge incostituzionale nel luglio 2010 e un ricorso ad ottobre, ieri, 23 febbraio, la vicenda pare essere arrivata al suo epilogo. Com’è facile immaginare, la dichiarazione di Barack Obama sull’incostituzionalità del DOMA è stata accolta con sospirato apprezzamento dagli ambienti omosessuali. Forse non tutti sanno che rivedere la legge sul matrimonio era uno dei punti chiave del programma elettorale del candidato alla presidenza della Casa Bianca nel 2008; punto che raccoglie molti favori, non solo tra gay e lesbiche ma anche tra personalità celebri come la figlia di George Bush, favorevole ai matrimoni gay.
Sebbene durante i due anni di presidenza Obama non abbia mai cambiato opinione sulla legge, finora le sue intenzioni non erano supportate da alcuna azione del Dipartimento della Giustizia, che invece perpetrava nella difesa a spada tratta della norma di fronte ai ricorsi in tribunale da parte delle coppie omosessuali. Chiara, invece, la richiesta di ieri di Barack Obama a Eric Holder, Ministro della Giustizia: il Presidente vuole che non si difenda più il DOMA, considerato ingiusto e inutile ma anche perché, secondo il Presidente, molte cose nell’ambiente giuridico sono cambiate da quando il DOMA è stata approvata. Nello specifico, il presidente non vuole che venga difesa la sezione fondamentale della norma, ovverosia il numero 3, che vuole che il matrimonio avvenga necessariamente ed esclusivamente tra un uomo e una donna.
Per il movimento omosessuale la soppressione della norma è un passo avanti significativo nella lotta alla discriminazione della comunità gay: un cambiamento radicale che ha trovato nel presidente Obama un valido supporto, così come è stato per il celebre “Don’t ask, dont’tell”: la legge in vigore tra i militari fino al 2010 che prevedeva che a coloro i quali mostrassero atteggiamenti e tendenze omosessuali o bisessuali fosse proibito prestare servizio nell’esercito.