Massacro Kenya, studentessa 19enne si salva nascondendosi 48 ore nell’armadio
Nascosta per oltre due giorni in un armadio senza parlare e muoversi, così si è salvata dalla strage la giovane studentessa keniana Cynthia Charotich, ritrovata solo 48 ore dopo il massacro di studenti nel college di Garissa in Kenya ad opera dei miliziani islamici di al Shabaab. La 19enne di religione cristiana non è uscita dal suo nascondiglio nemmeno quando ha sentito le voci dei suoi compagni di classe sopravvissuti che scappavano e gli stessi soccorritori hanno dovuto insistere per farla uscire. "Come faccio a sapere che tu sei della polizia?" avrebbe chiesto la ragazza, sotto shock per quanto accaduto, ad uno dei soccorritori che la esortava a venir fuori dal suo rifugio. Solo quando è stato fatto arrivare sul posto uno dei suoi insegnanti si è convinta ad uscire. "Pregavo" ha raccontato la studentessa subito dopo essere stata soccorsa. Nonostante quanto le è accaduto e una evidente disidratazione, in generale le sue condizioni di salute sono state giudicate buone.
Tre giorni di lutto in Kenya
Intanto in Kenya le autorità governative hanno proclamato tre giorni di lutto nazionale in tutto il Paese per quanto avvenuto promettendo una dura lotta contro le milizie fondamentaliste islamiche. Il presidente Uhruru Kenyatta ha definito la strage di giovedì un "attacco all’umanità", promettendo: "Risponderemo duramente agli Shabaab, i terroristi saranno eliminati e non riusciranno a creare un Califfato in Kenya". A Nairobi, dove sono stati trasportati molti dei cadaveri recuperati dal campus di Garissa, invece continua identificazione delle vittime il cui numero purtroppo potrebbe essere ancora provvisorio.