Mark Rutte: “Per gli alleati il futuro dell’Ucraina è nella Nato”. La replica del Cremlino: “Inaccettabile”
"Gli alleati concordano che il futuro dell'Ucraina è nella Nato, e durante il vertice di Washington, abbiamo parlato del percorso irreversibile verso la Nato. Gli alleati hanno lavorato per costruire un ponte". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte durante la conferenza stampa di apertura della ministeriale Esteri dell'Alleanza Atlantica che si sta tenendo a Bruxelles.
"Il ponte consiste, ad esempio, nei singoli accordi bilaterali di sicurezza tra alleati e Ucraina, ma anche nell'attuazione di tutte le decisioni concordate a Washington. Quindi questo sta accadendo passo dopo passo. Quello che penso che dovremmo concentrarci, e ci concentreremo molto nei prossimi due giorni, su ciò che è necessario ora. E ciò che è necessario ora è assicurarsi che gli aiuti militari andranno all'Ucraina, perché ora è fondamentale per loro", ha aggiunto.
Vladimir "Putin non è interessato alla pace", "sta usando l'Ucraina come banco di prova per missili sperimentali e sta schierando soldati nordcoreani in questa guerra illegale", ha detto ancora Rutte. "Domani i ministri affronteranno anche il tema delle azioni ostili della Russia nei Paesi della Nato e mi aspetto che i ministri incarichino la Nato di elaborare una nuova strategia per contrastare la guerra ibrida".
Il Cremlino sull'adesione dell'Ucraina alla Nato: "Inaccettabile, per noi sarebbe una minaccia"
In coincidenza con la riunione dei ministri degli Eteri della Nato di oggi a Bruxelles, Kiev ha lanciato un appello per una "piena" adesione alla Nato, affermando che questa sarebbe "l'unica vera garanzia di sicurezza per l'Ucraina". "Questo – ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – è assolutamente in contrasto con la nostra tesi sull'indivisibilità della sicurezza, la sicurezza di un Paese non può essere garantita a spese della sicurezza di un altro Paese".
"Pertanto – ha aggiunto il portavoce – una tale decisione è semplicemente inaccettabile per noi, perché sarebbe un evento che ci minaccerebbe. E ciò non eliminerebbe le cause profonde di quello che sta succedendo. Le cause del perché abbiamo cominciato l'operazione militare speciale".
Rutte e il colloquio con Trump: "Necessario aumentare spesa per la difesa"
"Riguardo alle mie discussioni con il presidente Usa entrante Donald Trump, chiaramente, non posso dirvi cosa ha detto, ma abbiamo concentrato molto la discussione su tre questioni", ha spiegato ancora Rutte.
"Primo, lui ha aumentato le spese per la difesa quando era Presidente, e l'ho ringraziato di nuovo per questo, perché è stato cruciale. Ma dobbiamo fare di più. Non sarà sufficiente fermarsi al 2%, perché a lungo termine ciò significherebbe che la nostra capacità di deterrenza non è abbastanza forte. Restare al 2% non basta".
Il segretario Nato su Russia e Cina: "Hanno cercato di destabilizzare le democrazie"
Il segretario ha parlato anche dell'ingerenza di Russia e Cina che negli ultimi anni "hanno cercato di destabilizzare le nostre democrazie con atti di sabotaggio, attacchi informatici, disinformazione e ricatti energetici per intimidirci", ha spiegato Rutte che ha insistito anch sul fatto che "la Nato deve essere attiva in Africa e nel Medio Oriente".
"Dobbiamo costruire delle partnership, certo non estendendo l'articolo 5 perché la Nato è un'alleanza transatlantica, perché la Cina e la Russia sono presenti in Africa e nel Golfo", ha detto. La visita del re di Giordania Abdullah II va dunque letta in questo quadro, ha detto ancora, annunciando la presenza del capo di Stato.