Mariupol senza elettricità, acqua, cibo e riscaldamenti: “Civili terrorizzati, Putin vuole isolarci”
"L'esercito russo sta distruggendo la nostra città con ogni tipo di arma, dall'artiglieria agli aerei, dai bombardieri ai sistemi missilistici". Mariupol è ormai circondata dalle forze armate russe: l'esercito ucraino resiste contro ogni aspettativa, ma i civili sono ormai allo stremo. A dirlo è il sindaco Vadym Boychenko che ha lanciato un appello trasmesso dal canale ucraino TCH per chiedere aiuto militare e umanitario per le persone. "Ci stanno distruggendo, manca elettricità, acqua e riscaldamento. Tra poco finiranno anche le scorte di cibo".
Mariupol è una delle città maggiormente sotto assedio da quando è iniziata l'offensiva russa in Ucraina, circa una settimana fa. Il controllo del territorio garantirebbe alle truppe di Vladimir Putin di accedere allo sbocco ucraino al Mar d'Azov e di collegare il Donbass con la Crimea, annessa alla Russia nel 2014. La Russia vuole isolare l'area dal resto del Paese, impedendo così di fatto il passaggio di militari e rifornimenti. Questo indebolirebbe molto la difesa ucraina, che pure strenuamente continua a combattere. I bombardamenti sono continui e i civili morti o feriti negli attacchi sono migliaia.
In città i civili sono intrappolati nei bunker senza cibo o energia elettrica. Tantissimi sono bambini. Allontanarsi da Mariupol è quasi più difficile che restare. Sotto i bombardamenti costanti, infatti, è difficile riuscire a partire. Chi ce la fa denuncia l'impossibilità di affidarsi a corridoi umanitari a causa dei russi. "Volontà delle truppe è quella di isolare completamente la città per farla cedere" ha dichiarato il sindaco di Mariupol. Le strutture sono quasi completamente distrutte e i civili sono terrorizzati. Se Mariupol dovesse cadere, i russi avrebbero non solo il controllo di uno dei più grandi centri del Paese, ma potrebbero anche creare un corridoio terrestre con la Crimea e il Donbass.
Un collegamento permetterebbe a Putin di spostare più facilmente merci e persone verso la Crimea. Attualmente le due sono collegate solo tramite un ponte costruito dopo l'annessione alla Russia del 2014.