Marine Le Pen dice che se vince le elezioni impedirà a Kiev di usare armi francesi in Russia
Marine Le Pen, ha assicurato che con un primo ministro del suo partito impedirà al governo ucraino di usare le armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire obiettivi russi. La leader del Rassemblement National (Rn), che si prepara a consegnare Palazzo Matignon al suo delfino, Jordan Bardella, ha ribadito anche che ostacolerà un possibile invio di soldati francesi a Kiev.
"Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non verranno inviate truppe in Ucraina", ha detto Le Pen in un'intervista alla Cnn. "L'ultima parola spetta al primo ministro", ha aggiunto.
L'unica "linea rossa" della leader sull'Ucraina, ha precisato, è impedire che la Francia diventi un "co-belligerante" nel conflitto russo-ucraino. Per questo motivo, sarebbe pronta a interrompere l'utilizzo armi francesi contro la Russia, revocando l'autorizzazione concessa a Kiev dal presidente Macron, tra i primi leader a farlo.
Le parole della leader dell'estrema destra arrivano alla vigilia dei ballottaggi che si svolgeranno domani, domenica 7 luglio nei 501 collegi finiti al secondo turno. In molti di questi, 218 precisamente, la sinistra del Nuovo Fronte Popolare e la maggioranza presidenziale di Macron, Ensemble, sono riusciti a stringere degli accordi di desistenza. In altre parole, oltre duecento candidati arrivati terzi hanno accettato di rinunciare al secondo turno per favorire il candidato ritenuto più capace di battere il fronte di Rn.
La settimana scorsa, il primo turno aveva visto trionfare Le Pen e Bardella con il 34% delle preferenze, seguito dal Nuovo Fronte Popolare al 28%, e dall'alleanza centrista di Macron, al 22%. Secondo gli ultimi sondaggi però, l'asse anti-Le Pen sarebbe riuscito ad allontanare l'ipotesi, per l'estrema destra, di ottenere la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale francese.
La soglia dei 289 seggi necessari per governare, sui 577 totali, sembrerebbe essere più lontana per Le Pen, che sulla base delle stime di Ipsos, dovrebbe riuscire a conquistare tra i 175 e 205 seggi. La gauche invece, potrebbe far eleggere dai 145 ai 175 deputati, mentre Ensemble tra i 118 e i 148. Se i sondaggi venissero confermati, le elezioni, indette anticipatamente dal capo dell'Eliseo potrebbero portare il Paese, senza una maggioranza stabile al Parlamento, di fronte al rischio di ingovernabilità.
Bisognerà attendere domani, però, per scoprire se effettivamente gli elettori macroniani premieranno la decisione del presidente di far fronte comune con la sinistra francese, in particolare con La France Insoumise di Jean-Luc Melenchon, più volte criticato per le sue posizioni estreme e accusato di antisemitismo.