Marine Le Pen annuncia: “Se vinco, stop alla doppia cittadinanza per ebrei e cittadini extra-europei”
Marine Le Pen, leader del Front National e candidata alle presidenziali francesi previste per il prossimo 23 aprile, durante un'intervista concessa all'emittente televisiva France 2 ha annunciato che in caso di vittoria alle elezioni introdurrà un divieto volto a negare la doppia cittadinanza ai cittadini francesi non europei, in particolare arabi e israeliani. La Le Pen ha spiegato che non sarà permesso a nessun francese di possedere un doppio passaporto emesso da un Paese che si trova al di fuori dell'Unione Europa. Incalzata dall'intervistatrice Léa Salamé, che ha posto una domanda relativa proprio ai cittadini franco-israeliani, Le Pen ha dichiarato: "Israele non fa parte dell’Ue e non si considera europeo”, sostenendo che sì, il divieto varrebbe anche per questi cittadini.
Più morbida invece la posizione nei confronti dei cittadini russi: pur non essendo la Russia guidata da Vladimir Putin ufficialmente membro dell'Unione europea, verrebbe comunque esclusa dal provvedimento perché facente comunque parte "dell’Europa delle nazioni" e dunque, per questo motivo, secondo Le Pen non sarebbe giusto includere i franco-russi tra i cittadini a rischio divieto. Sostanzialmente il provvedimento auspicato da Le Pen punta a diminuire le spese di Welfare cui accedono i cittadini extra-europei con doppia cittadinanza, specialmente i cittadini provenienti dalle ex colonie francesi nel Mediterraneo, per redistribuire le risorse ai soli cittadini francesi o con doppia nazionalità europea. In Francia si stima vivano circa mezzo milione di ebrei, che costituiscono la più grande comunità ebraica presente in Europa, e in tutto circa dieci milioni di cittadini in possesso di doppia cittadinanza extra Ue e che potrebbero subire gli effetti di questa sorta di soft ban in stile Donald Trump.
Sempre durante l'intervista, Marine Le Pen ha inoltre spiegato che i cittadini di religione ebraica dovrebbero evitare di indossare in pubblico la tradizionale "kippah" perché questo simbolo può esporli ad aggressioni di stampo discriminatorio e antisemita. Questa sorta di "consiglio", ha proseguito Le Pen, dovrebbe essere visto come un necessario “sforzo congiunto per sconfiggere l’estremismo islamista, che richiede sacrifici da parte di tutti”. Le dichiarazioni di Marine Le Pen, bollate da più parti come profondamente anti-semite – complice anche il fatto che Jean-Marine Le Pen, il padre della candidata alla presidenza e fondatore del Front National, è da sempre dichiaratamente antisemita e negazionista – hanno scatenato un'accesa polemica in Francia, nonostante la figlia Marine nel corso degli ultimi anni si sia sempre posta lontano dagli eccessi ideologici del genitore.
Stando agli ultimi sondaggi francesi, Marine Le Pen viene data per vincente al primo turno delle presidenziali del 23 aprile con circa il 25 per cento delle preferenze, ma in caso di ballottaggio, molto probabile, la sua vittoria sarebbe improbabile sia nel caso andasse a scontrarsi con il candidato di centrodestra François Fillon che contro il centrista indipendente Emmanuel Marcon.