Marine Le Pen a processo per appropriazione indebita dei fondi europei: che cosa rischia ora
È cominciato ieri il processo a carico di Marine Le Pen, chiamata a rispondere di appropriazione indebita dei fondi del Parlamento europeo. Denaro che sarebbe stato utilizzato per pagare assistenti parlamentari che di fatto, secondo l'accusa, risultavano lavorare per il Rassemblement National, il partito di Le Pen.
Le indagini, partite quasi dieci anni fa a seguito dell'esposto dell'allora presidente dell'Eurocamera Martin Schulz, riguardano il periodo tra il 2004 e il 2016 in cui la leader francese sedeva tra i banchi del Parlamento Ue. In quegli anni, l'allora Front National (oggi Rn) ha ricevuto circa sette milioni di euro che sarebbero stati indebitamente impiegati per pagare assistenti del partito, fatti figurare però come dipendenti a Strasburgo.
Sul banco degli imputati sono finite altre 27 persone, tra cui undici ex europarlamentari, dodici assistenti e quattro collaboratori del partito. Tra gli indagati inizialmente figurava anche il padre 95enne e fondatore del Fn, Jean-Marie Le Pen, poi escluso per problemi di salute. Resta tra gli imputati invece, la guardia del corpo di Le Pen, che sarebbe stata inclusa nel gruppo di assistenti parlamentari pagati con i fondi Ue.
Che cosa rischia Le Pen nel processo per appropriazione indebita di fondi Ue
"Non abbiamo infranto nessuna regola", ha commentato Marine Le Pen mentre raggiungeva l'aula del Tribunale penale di Parigi. La leader dell'estrema destra francese di essere serena e di avere un numero "enorme di argomenti da sviluppare per difendere ciò che mi pare essere una forma di libertà parlamentare messa in discussione in questa vicenda".
Se condannata, Le Pen potrebbe rischiare fino a un massimo di dieci anni di reclusione, a cui si aggiunge una multa di un milione di euro. Non solo, a render decisivo questo processo è soprattutto l'ineleggibilità che scatterebbe in caso di condanna. Il divieto di essere eletta per cariche pubbliche per dieci anni comprometterebbe la corsa di Le Pen alle presidenziali del 2027.
Ad ogni modo il verdetto non arriverà prima della prossima primavera, ma c'è da aspettarsi che in caso di condanna, la leader faccia ricorso in appello. Il processo dovrebbe durare nove settimane: in gioco ci sono le ambizioni politiche della contendente alla successione di Emmanuel Macron alla guida dell'Eliseo e per questo motivo sarà monitorato dagli elettori francesi. Ma soprattutto dai rivali politici che dopo la crescita registrata da Rn alle elezioni europee, non sono intenzionati a lasciarsi sfuggire l'occasione di far cadere il partito presieduto dal giovane Jordan Bardella.