Mappa Ue del rischio Covid, Italia ed Europa in rosso scuro: il nuovo significato dei colori
Nonostante molti Paesi europei stiano gradualmente eliminando le restrizioni anti contagio, la situazione Covid resta grave in tutto il Vecchio Continente. È quanto emerge dalla nuova mappa del rischio elaborata dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che classifica le zone a maggiore o minore pericolo di diffusione del Coronavirus. Secondo l'aggiornamento di oggi, giovedì 3 febbraio 2022, tutta l'Italia e l'Europa sono colorati di rosso scuro per la terza settimana consecutiva nonostante dal primo febbraio sia stata introdotto una importante novità per quanto riguarda l'assegnazione dei colori.
La situazione dell'Italia nella mappa Ue
Tutta Italia, dunque, è colorata di rosso scuro, il colore che indica la più alta incidenza da contagio Covid e di conseguenza un'alta fascia di rischio. È la terza settimana consecutiva che si verifica una situazione del genere. Si ricordi che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie aggiorna la mappa del rischio Covid ogni settimana di giovedì sulla base dei dati ricevuti fino al martedì precedente.
Il nuovo significato dei colori nella mappa dell'Ecdc
Questa settimana, tuttavia, c'è una grande novità. A partire dal 1° febbraio 2022, il Consiglio Europeo ha infatti chiesto all'Ecdc di classificare gli Stati membri dell'UE secondo un indicatore basato su il tasso di notifica a 14 giorni, ponderato con il dato sulle somministrazioni del vaccino anti Covid, rispetto a quanto avveniva finora. La formula per l'indicatore è la seguente: (C+C*(100-V)/100)/2 (dove C è il tasso di notifica del caso a 14 giorni nella regione specifica e V è l'assorbimento del vaccino nella regione). Di conseguenza, cambia anche il significato dei colori.
Il verde indica una situazione in cui il tasso ponderato è inferiore a 40; l'arancione, se il tasso ponderato è inferiore a 100 ma 40 o superiore; il rosso, se il tasso ponderato è inferiore a 300 ma pari o superiore a 100; il rosso scuro, se il tasso ponderato è 300 o più; il grigio scuro, se il tasso di test è 600 o meno e grigio, se sono disponibili dati insufficienti.
Cosa succede in Europa
Come si vede, la situazione Covid resta difficile in tutta Europa. Nonostante ciò, alcuni Paesi, come Danimarca, Francia, Svezia e Spagna, hanno deciso di dire addio ad alcune restrizioni anti contagio, grazie alla maggiore circolazione della variante Omicron, più contagiosa ma meno aggressiva, e all'alta copertura vaccinale raggiunta con la conseguente bassa pressione sui sistemi ospedalieri. Ma uno spiraglio di luce in fondo al tunnel c'è. "A due anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, l'Europa potrebbe presto entrare in un "lungo periodo di tranquillità grazie agli alti tassi di vaccinazione, alla variante Omicron più mite e alla fine dell'inverno. Questo contesto, che non abbiamo mai sperimentato finora in questa pandemia, ci dà la possibilità di un lungo periodo di tranquillità", ha affermato il direttore dell'Oms Europa Hans Kluge.