“Manifestanti Black Lives Matter spericolati ed egoisti”: bufera sul ministro australiano
Spericolati, egoisti, autoindulgenti. Con questi aggettivi il ministro delle finanze australiano, Mathias Cormann, ha definito i manifestanti di Black Lives Matter che in decine di migliaia in questi giorni stanno scendendo nelle piazze di tanti Paesi nonostante l’emergenza sanitaria legata al coronavirus. "È abbastanza irresponsabile quello che abbiamo visto", ha detto Cormann in un'intervista su Sky che sta facendo discutere. E poi ha aggiunto: "Penso al dolore delle famiglie che non sono state in grado di partecipare ai funerali dei loro cari per fare la cosa giusta e seguire i consigli sulla salute, il mio cuore si rivolge a loro. Penso che sia incredibilmente egoista quello che è successo, incredibilmente autoindulgente. E sì, impone rischi inutili e inaccettabili alla comunità".
Ha parlato di quanto sta accadendo dopo l’uccisione a Minneapolis di George Floyd da parte della polizia anche il vice leader dell'opposizione, Richard Marles, che ha riconosciuto che le proteste nel mezzo di una pandemia sono state un "problema irritante". Marles non parteciperà a nessun raduno in violazione dei consigli sanitari per contrastare il coronavirus, ma ha detto che il suggerimento del primo ministro Scott Morrison secondo cui l'ansia per il razzismo istituzionale importato dagli Stati Uniti "è palesemente ridicolo". "Dire a coloro che si oppongono e fanno qualcosa al riguardo, che questo è un atto di egoismo e indulgenza, è sbagliato", ha detto Marles nel corso del programma Insiders della Abc di questa mattina.
A Sydney manifestazioni di protesta contro il razzismo
Negli Stati Uniti e non solo decine di migliaia di persone sono scese in strada per dire no al razzismo. Anche in Australia in migliaia hanno manifestato in segno di solidarietà con il movimento di protesta "Us Black Livers Matter", chiedendo di mettere fine alle violenze e ai soprusi dei detenuti aborigeni, oggetto di discriminazioni. La Corte di Appello ha dato il via libera, dopo che la Corte Suprema aveva deciso di vietare l'incontro dietro indirizzo del governo preoccupato che le manifestazioni potessero aumentare il rischio di contagi da coronavirus.