Manager italiano del settore energia fermato in Russia, Giovanni Di Massa ha lasciato il Paese
Un manager italiano del settore energia è stato arrestato in Russia nelle scorse ore dopo un controllo di polizia a Mosca. La notizia è stata confermata da fonti della Farnesina che sono state informate del caso e stanno seguendo la vicenda. Il connazionale fermato è Giovanni Di Massa, un top manager italiano di 61 anni, dipendente della compagnia energetica Iss International che opera anche in Russia ma secondo la quale l'uomo era in ferie.
L'uomo avrebbe comunque lasciato la Russia di sua iniziativa, nonostante si trovasse in libertà vigilata. Solo a cose fatte, avrebbe avvertito le autorità italiane.
Del caso si sta occupando il consolato generale italiano e l'unita di crisi del ministero degli Esteri dal quale però mantengono il massimo riserbo su quanto accaduto. Secondo quanto riporta La Stampa, Di Massa sarebbe stato fermato lunedì, proprio nelle ore successive al mancato golpe di Prigozhin quando nella capitale russa sono stati intensificati i controlli in strada.
"Stiamo seguendo attentamente la vicenda" di Di Massa, "vediamo quel che accade". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando alla presentazione del libro ‘Cercando un Paese innocente. La pace possibile in un mondo in frantumi' dell'ambasciatore Pasquale Ferrara all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede.
L’accusa per il manager riguarderebbe un presunto possesso di sostanze stupefacenti. Durante il controllo, infatti, gli agenti avrebbero deciso di perquisire l’auto del manager italiano e avrebbero trovato all’interno un piccolo sacchetto di plastica con della polverina bianca che è risultata essere mefedrone. Si tratta di una sostanza psicoattiva con effetti simili alla cocaina.
Al 61enne viene contestato il possesso di 1,15 grammi di questa sostanza. Accuse ovviamente tutte da verificare. Al momento del fermo il 61enne era bordo di una vettura aziendale e stava circolando normalmente in città. Portato in centrale e denunciato, è stato poi scarcerato in attesa di giudizio. In attesa del processo l'uomo è attualmente in libertà vigilata.
L’accusa però resta pesante in un Paese come la Russia dove il possesso di droga è punito molto severamente soprattutto se si tratta di stranieri come dimostra il caso della giocatrice di basket americana Brittney Griner, fermata in aeroporto per alcune fiale di olio di cannabis e condannata a 9 anni.
"Era in vacanza, non sapevamo dove fosse. La società fa fatica a raccogliere questa notizia che riceve con grande stupore e meraviglia. È sempre apparso come una persona pacata, seria per bene, un grande lavoratore. Si fa fatica a pensare che il collega possa essere interessato da queste dinamiche", dichiara la Iss International che si sta attivando tramite la Farnesina". L’azienda, che ha sedi in tutto il mondo e si occupa di servizi ingegneristici per l’industria oil & gas, in Russia ha partecipato alla costruzione del grande impianto di trattamento del gas naturale di Amur, gestito dalla società energetica statale russa Gazprom.
L'azienda però assicura che l'esperto era lì per proprio conto e non per lavoro. "La Società da me rappresentata esprime in primo luogo stupore ed incredulità alla notizia appresa dai media tenuto conto che l'ingegnere Di Massa è sempre apparso come persona ligia, attenta e gran lavoratore. L'ingegnere Di Massa stava godendo di un periodo di ferie e, pertanto, non si trovava a Mosca per motivi di lavoro, ma personali. La società non è riuscita a mettersi in contatto col proprio dipendente che avrebbe dovuto riprendere servizio nella giornata di oggi presso la nostra filiale di Abu Dhabi, sua sede lavorativa ordinaria. La società si sta attivando con il ministero degli esteri per avere maggiori chiarimenti", recita una nota inviata all'Ansa dal Presidente della società